Il sindaco di Locarno: ‘Non solo il violento assalto alla vittima a terra, ma anche le risate di chi ha filmato’. Identificata la vittima
Pugni, calci, sassi lanciati con forza e colpi inferti alla testa con uno skateboard. La vittima a terra inerme, sopraffatta dal branco. Scene di violenza – riprese con il cellulare da alcuni giovani –, nella notte tra venerdì e sabato scorsi nella centralissima Rotonda di Piazza Castello a Locarno. La Polizia, che ha ricevuto il video girato da chi ha assistito ai fatti e che ha acquisito pure le immagini riprese dalla videosorveglianza pubblica in zona, ha lanciato un appello per la ricerca di testimoni. Intanto, stando alle prime verifiche si è riusciti a risalire alla vittima del pestaggio. Si tratta di un 26enne richiedente l’asilo srilankese dimorante in Svizzera tedesca. Gli accertamenti proseguono per identificare gli autori e per delineare dinamica e responsabilità di quanto avvenuto.
Intanto arrivano pure le prime reazioni. Il sindaco di Locarno Alain Scherrer: «I filmati mostrano una scena che non esito a definire agghiacciante. Provo tristezza di fronte a fatti come questi, che possono anche essere considerati sintomo di una società in cui prevale la violenza, in questo caso fisica, ma che spesso è anche verbale. Bisogna uscirne. Il problema è anche, ma non solo, del Locarnese».
Stando a Scherrer la soluzione migliore sta nella prevenzione: «Occorre tessere una rete, nella quale siano coinvolte le famiglie, la scuola e le istituzioni. Sull’onda di episodi simili a quello di venerdì notte e registrati lo scorso dicembre, avevamo accelerato il progetto regionale di operatori di strada. Però da solo non basta».
Sul tema abbiamo interpellato anche Gianluigi Della Santa, avvocato della vittima di un pestaggio in Rotonda avvenuto il 4 dicembre del 2021. Un episodio in tutto e per tutto simile a quello dei giorni scorsi e che aveva occupato le cronache per mesi. «È disarmante constatare come il clamore suscitato da quello e da altri casi simili, avvenuti poco tempo fa, non abbia sortito effetto di prevenzione». Per il pestaggio del 4 dicembre due giovani erano finiti in manette e avevano dovuto rispondere dell’accusa di tentato omicidio. La corte delle Assise criminali di Locarno li aveva poi condannati per aggressione. La pena: oltre due anni di carcere a ciascun imputato e l’espulsione. Una sentenza contro la quale è stato interposto ricorso in Appello.
«Cadono le braccia di fronte al filmato dei fatti di venerdì – conclude Della Santa –. Il video va senz’altro mostrato al pubblico perché tutti possano rendersi conto di come agisca un branco, che si avventa con violenza contro una persona. Possibile che quanto avvenuto lo scorso dicembre e di cui tanto si è parlato non sia servito a niente? Quelli che l’altra notte hanno sferrato colpi con tale violenza a un ragazzo a terra e impossibilitato a difendersi, vanno trovati, arrestati e processati».