L’edificio sacro prestato a una Comunità ortodossa. Ma fra i cattolici c’è chi borbotta. La Parrocchia: questione di solidarietà cristiana
Suscita alcune critiche l’utilizzo della chiesa della Madonna della Fontana ad Ascona da parte di una comunità ortodossa. In particolare alcuni fedeli cattolici si ritengono defraudati di un loro luogo di culto. «Hanno installato un’iconostasi, struttura divisoria fra il presbiterio e le navate, che inizialmente veniva tolta in occasione delle funzioni cattoliche, affinché si potesse "rivedere" la nostra Madonna – spiega un’abitante del borgo –. Poi, però, questa separazione è rimasta perché il continuo spostamento veniva considerato troppo oneroso».
La Madonna della Fontana, per tradizione, ospita alcune celebrazioni cattoliche. Ad esempio il 19 marzo e il 15 agosto. Così come nelle domeniche di maggio e ottobre. «Ma il giorno due di questo mese, quando era prevista la recita del Rosario, ci siamo resi conto che l’edificio sacro era occupato per un matrimonio ortodosso. Così la nostra preghiera è stata spostata nella cappella, pur molto bella». Oltre a esprimere dubbi su questa occupazione, la fedele asconese reclama per lo stato in cui versa lo stabile: «Finestre sbarrate, sacchi della spazzatura, bottiglie e altro disordine».
Da parte della Parrocchia di Ascona, proprietaria della chiesa, arrivano risposte chiare. Il permesso di utilizzare lo stabile era stato accordato dalla precedente amministrazione parrocchiale: quindi, una situazione ereditata dal passato. La decisione era stata presa in uno spirito di collaborazione tra le Chiese. Ora, però, questo sostegno a una comunità vicina – prolungatosi nel periodo della pandemia di Covid-19 – dovrebbe arrivare a termine. La situazione della chiesa, del suo uso e di alcune lacune nell’ambito dell’ordine e della pulizia, sono note ed erano già state segnalate alla Comunità.
Visto che la chiesa necessita di importanti interventi di risanamento dello stabile e del tetto, già lo scorso anno la comunità ospite è già stata informata dell’impossibilità di usare l’edificio in caso di nevicate. Per una questione di sostegno cristiano tra le due comunità e nel rispetto della decisione della precedente amministrazione parrocchiale è stato concesso tempo alla comunità ortodossa per trovare una soluzione alternativa. Nel frattempo la Parrocchia ha intenzione di vigilare affinché la chiesa Madonna della Fontana, luogo di devozione e di pellegrinaggio di diverse parrocchie del Locarnese, sia tenuta con il dovuto decoro e le due comunità cristiane e i loro riti possano convivere, nel pieno rispetto del luogo e degli arredi di proprietà della Parrocchia asconese.