Sabato con ‘Alpi in festa’ si celebra il rientro del bestiame dagli alpeggi e si promuovono due settori importanti per il territorio e le sue tradizioni
In autunno i pascoli alpini del Ticino sono tinti di straordinari colori. È anche il momento di una tradizione che si perpetua dalla notte dei tempi, la discesa dall’alpeggio delle mandrie, che celebra la fine dell’estate sui monti e il ritorno nelle stalle, per il lungo inverno, di bovini, caprini, ovini ed equini. Un lavoro duro, quello degli alpigiani e dei contadini, che la comunità valmaggese intende valorizzare e festeggiare, con una serie di momenti, sabato 24 settembre. ‘Alpi in festa’ (il nome scelto) avrà quale epicentro la piazza di Cevio, sede di un mercato alimentare e dell’artigianato. Un’idea, questa, balenata nella testa di Gabriella Minoggio dell’Associazione Val Magìa, scomparsa lo scorso anno, intenzionata a sostenere il settore della pastorizia con un evento marcante da promuovere al momento della transumanza. Alla sua memoria verrà perciò dedicata, da parte dei molteplici organizzatori, questa particolare giornata.
In estate, grazie all’aiuto dello Sci club Lavizzara, sono iniziati i preparativi per allestire il mercato e aggiungere all’appuntamento con le bancarelle dei prodotti nostrani e dell’artigianato anche una festa con il pranzo a base di polenta coi formaggi dell’alpe. La festa del 24 settembre vuole essere quindi anche un invito alla popolazione alla riflessione sulla fine della stagione alpestre, quando gli alpigiani tornano a valle con il loro bestiame e portano la loro produzione al mercato. I contadini espongono il loro raccolto trasformato in marmellate, miele, dolci e varie derrate alimentari. La natura pian piano cambia ‘manto’ e si prepara al rigido inverno. "Nella vita frenetica di oggigiorno non si presta purtroppo più attenzione al ritmo naturale – osservano i promotori –. Per fortuna nelle valli abbiamo la possibilità di poter sentire e partecipare a questi gesti arcaici che a noi sono ancora vicini grazie ai nostri alpigiani e agricoltori. Per tutti loro il 2022 è stato un anno provante per l’agricoltura e l’allevamento; la siccità ha messo a dura prova i vari raccolti di frutta, la fienagione (mancata o incompleta) e la ricrescita dell’erba nei pascoli a valle e sugli alpi. I pastori si sono dovuti destreggiare tra pascoli con poca erba e i recenti pericoli derivanti dai predatori naturali non hanno facilitato la vita sulle montagne. Al tirar delle somme, tra le varie conseguenze di questa annata, vi è anche la diminuzione di produzione del latte, materia prima dei prodotti caseari che sono la prima fonte di reddito degli alpigiani. Ragione in più per organizzare questa festa e mercato e dare visibilità all’impegno di queste persone il cui lavoro viene molto spesso sottovalutato e sminuito".
L’associazione Val Magìa è stata fondata nel giugno 2018 da un gruppo di sole donne con al vertice ‘Gaby Minoggio’. Queste ultime, grazie alle loro competenze e passione, hanno rilanciato il negozio di prodotti locali a Cevio. Lo scopo è sempre di conservare le tradizioni del passato e allo stesso tempo promuovere la Vallemaggia coi suoi sapori e territori (come l’incantevole Bavona). In sintesi si cerca di tutelare e divulgare il sapere dei contadini-alpigiani e degli artigiani che con i loro prodotti ancora difendono le origini delle tradizioni valmaggesi. La promozione avviene con il punto di vendita a Cevio e l’infopoint, sempre all’interno del negozio, legato all’Organizzazione turistica regionale (Otr) di Vallemaggia. Il negozio (nel quale lavorano 5 ausiliarie, 2 delle quali sono membri di Comitato) è aperto 7 giorni su 7 e assicura un ottimo servizio di prossimità alla popolazione e ai turisti. Molti, infatti, tornano ogni anno, hanno rustici affittati o di proprietà e ciò sta a indicare che l’offerta è apprezzata e valorizzata. In aggiunta ai prodotti gastronomici si sta ricavando spazio anche per il settore dell’artigianato indigeno. L’Associazione ha pure realizzato il progetto ‘Rivivi gli antichi Grotti’, un itinerario adatto a tutte le età, che si snoda nei boschi a ridosso del Museo di Cevio. Camminando lungo il sentiero si (ri)scopre una sessantina di antichi grotti e cantine. Agli interessati è pure fornito un picnic da ritirare al negozio prima d’iniziare l’avventura e da consumare durante la riscoperta dei grotti di Cevio. Il progetto è pubblicizzato anche da Svizzera Turismo (informazioni si trovano su www.valmagia.ch, scrivendo a valmagia@bluewin.ch o chiamando lo 079 290 39 59.)
La giornata di sabato inizierà alle 10, con l’apertura del mercato sulla Piazza di Cevio; alle 11 sarà disponibile pure la buvette, dove saranno serviti anche il caffè tostato a legna dalla Micro torrefazione Caffè Antico d’Intragna e birre artigianali dal sapore e dall’aroma unici. Dalle 12.30 si potrà pranzare con polenta accompagnata da 8 formaggi di vari alpeggi della regione. La musica del Duo Perancio allieterà la giornata, mentre per i più piccoli sono previste animazioni con Cristina Martínez. Al Museo di Cevio è invece visitabile ‘Etnorama’.
Alla riuscita dell’iniziativa hanno collaborato, oltre a Val Magìa e lo Sci club Lavizzara, la Pro-Brontallo, la Società agricola valmaggese, i Pompieri di Cevio, la Corale valmaggese e il Museo di Cevio.