Dopo l’annullamento dell’edizione 2020 e le restrizioni del 2021, la manifestazione sulle rive del Verbano torna (nel weekend) a girare a pieno regime
Uno, Du…athlon, Triathlon! È tutto pronto a Locarno per l’ormai tradizionale e amatissimo appuntamento sportivo sulle rive del Verbano, nato nel 1984 e dal ’97 portato avanti dall’attuale comitato organizzatore. L’edizione 2022, in programma sabato e domenica, segna – come per la maggior parte delle manifestazioni estive – il ritorno alla normalità dopo lo stop forzato del 2020 e le limitazioni del 2021, sempre a causa della pandemia.
«Effettivamente l’anno scorso siamo dovuti rimanere sotto la fatidica soglia di mille persone tra atleti, pubblico e addetti ai lavori, ma nonostante tutto è comunque stata un’edizione positiva, durante la quale abbiamo pure ospitato i Campionati svizzeri – ci spiega colui che proprio da due anni presiede il comitato organizzatore, Juro Grgic –. Abbiamo approfittato della pausa forzata del 2020 per riorganizzarci e siamo contenti di poter tornare ad accogliere più persone, anche se l’intenzione è quella di non andare troppo oltre i 1’300-1’400 partecipanti sui due giorni, che rappresenta la media pre-pandemia. Questo perché oltre quella soglia, sarebbe più difficile mantenere la buona qualità organizzativa che abbiamo raggiunto, anche pensando ai disagi legati al traffico (partenza e arrivo sono sempre previsti in zona Lido, ma il percorso più lungo porterà gli atleti, in bici, fino a Bignasco, ndr). Un buon livello di qualità e sicurezza tra l’altro certificato anche dal riconoscimento di "Gold Event" assegnatoci da Swiss Triathlon e di cui andiamo molto fieri».
Sì perché organizzare una manifestazione del genere è tutt’altro che evidente… «A Lugano nel 2019 hanno provato a reintrodurre una gara ma si sono scontrati con parecchie difficoltà. Noi abbiamo la fortuna di avere dalla nostra parte la tradizione di un evento nato quasi quarant’anni fa dall’unione di Nuoto sport Locarno, Velo club Verbano, Virtus e Società podistica locarnese, che proprio nel triathlon vedevano un punto d’incontro per sfidarsi tra loro. La cultura sportiva di quelle società ha permesso di tramandare una manifestazione che come detto oggi è un appuntamento quasi irrinunciabile per molti ticinesi ma non solo, visto che quasi due terzi dei partecipanti arrivano da fuori cantone. Una tradizione che si riflette in particolare nelle persone pronte a mettersi a disposizione: senza la loro passione e l’ottima rete creata in questi anni, sarebbe ad esempio impossibile trovare i 250 volontari che ci servono per ogni giornata».
Al Triathlon di Locarno ce n’è davvero per tutti i gusti, visto che si va dalle prove per i più piccoli del sabato (Kids Triathlon e Youth-Tri, aperte ai bambini dai 3 anni fino ai giovani di 17) a quelle degli adulti (al momento l’iscritto più anziano ha 87 anni), con i professionisti – o perlomeno esperti – che domenica si daranno battaglia sulle distanze Olimpica (1,5 km nuoto, 40 km bici, 10 km corsa, a cui si può partecipare anche come staffetta) e Medium (1,9 nuoto, 90 bici, 21 corsa). Tra questi spiccano il ticinese Sasha Caterina (nazionale svizzero nella categoria Elite c) e il confederato Jan Van Berkel, vincitore di diversi Ironman e mezzi Ironman, nonché la grande Nicola Spirig, oro olimpico a Londra 2012 e argento a Rio 2016, che disputerà proprio a Locarno la penultima gara della sua incredibile carriera. Quanto ai triathleti… del sabato, potranno cimentarsi nei più accessibili Mini-Tri (prova sprint che prevede 500 m a nuoto, 20 km in bici e 5 a piedi) e, novità dello scorso anno riconfermata, nel Duathlon, che non prevede tratte a nuoto ma due di corsa di rispettivamente 2,5 e 5 km, inframezzate da 20 km sulle due ruote… «Questa variante apre le porte a chi è proprio restio a cimentarsi nel nuoto, dando così la possibilità a più persone di avvicinarsi alle multidiscipline. Non a caso lo proponiamo su una distanza introduttiva, relativamente breve, che rappresenta una sorta di invito a provare questo sport anche a chi arriva da altre discipline. Penso ad esempio ai ciclisti (o ex), in Ticino ne abbiamo molti che potrebbero essere frenati dalla tratta a nuoto, così abbiamo deciso di offrire anche una prova che non la prevedesse».
Infine, da segnalare che da quest’anno Triathlon Locarno ha quale partner di beneficenza ufficiale Unicef Svizzera e Liechtenstein e si impegna per la raccolta di fondi a sostegno dei bambini in difficoltà e più bisognosi... «Il triathlon di Locarno è un evento volto a promuovere i valori dello sport come la solidarietà, la lealtà e il rispetto per ogni singola persona – spiega ancora Juro Grgic –. Il mandato dell’Unicef di contribuire alla protezione e allo sviluppo del potenziale di ogni bambino, coincide perfettamente con questi valori».
Nello specifico, le donazioni raccolte sul posto confluiranno nei programmi dell’Unicef per la protezione dei bambini ucraini, che da oltre sei mesi soffrono con le loro famiglie per le conseguenze della guerra. I partecipanti al Triathlon al momento dell’iscrizione hanno la possibilità di effettuare una donazione, mentre chi non partecipa fisicamente alle gare può acquistare articoli di merchandising per sostenere vari programmi dell’Unicef, che ha una postazione nel villaggio gara con un proprio stand, presso il quale tutte le persone interessate possono informarsi sulle possibilità di donazione. Inoltre, una seconda postazione al Lido accoglierà per uno scambio di idee e attività ludiche le famiglie dopo il triathlon dei bambini.