Locarnese

Il castello incantato riporta la magia nelle piazze (e non solo)

Dal 12 agosto all’11 settembre la 24a edizione del festival internazionale di teatro di figura propone spettacoli in 10 suggestive location del Locarnese

5 agosto 2022
|

Una cornice intima e suggestiva quale ad esempio il bosco di Cardada, il sagrato della chiesa di Frasco, il lungolago di Muralto/Minusio o una delle tante piazzette nascoste nei comuni del Locarnese. Al suo interno, la creatività di artisti locali e internazionali specializzati nel teatro con figure (ma non solo). E la magia è fatta.

Una formula vincente che il Teatro dei Fauni ripropone ormai dal 1998 attraverso il festival "Il castello incantato", la cui 24esima edizione scatterà venerdì 12 agosto da Gerra Gambarogno con lo spettacolo di narrazione, canti e ombre "Aiko e l’orso della luna bianca". In circa un mese (l’11 settembre la chiusura in quel di Locarno Monti) il carrozzone itinerante con marionette, burattini e tanto altro farà poi tappa in altri nove luoghi suggestivi della regione, offrendo (nel vero senso della parola visto che l’entrata è sempre libera) in totale 13 spettacoli messi in scena da compagnie provenienti oltre che dalla Svizzera (a rappresentare il Ticino lo stesso gruppo organizzatore dell’evento e "L’indiano volante") anche da Italia, Spagna, Repubblica Ceca, Bulgaria e Venezuela, per far sognare il pubblico di ogni età attraverso fiabe classiche, spettacoli di circo di marionette, rappresentazioni con teatro d’ombre e tanto altro.

«Contrariamente a quello che si può pensare – spiega Santuzza Oberholzer, direttrice artistica nonché fondatrice del Teatro dei Fauni, compagnia nata a Locarno che produce rappresentazioni di teatro di figura e di narrazione anche per adulti e con particolare attenzione ai personaggi femminili –, il teatro di figura, che in sostanza usa degli oggetti come protagonisti degli spettacoli, solo negli ultimi decenni è diventato un genere dedicato in particolare ai bambini, prima si rivolgeva a tutto il pubblico. Ed è questo lo spirito che da sempre anima il nostro festival, che propone spettacoli adatti sia ai giovani, sia ai meno giovani, con l’intento di portare la gente a ritrovarsi e a condividere emozioni nelle piazze e in altri splendidi luoghi della nostra regione».

Fondamentale in tutto questo «la vicinanza e la comunicazione diretta tra gli artisti e gli spettatori, non a caso scegliamo location dalla capienza piuttosto limitata, in modo da permettere un rapporto stretto tra gli interpreti e la platea. Credo sia uno dei fattori che rende speciale il nostro festival e anche per questo è davvero una grande gioia poter tornare a riproporre la manifestazione in una situazione di "normalità", dopo che le ultime due edizioni si erano svolte con diverse limitazioni legate alla pandemia – ad esempio piazze transennate e ingresso solo con certificato Covid nel 2020, distanziamento nel 2021».

A proposito di transenne, va sottolineato che il festival per il pubblico è completamente gratuito, «perché non ci va di chiudere una piazza, che deve rimanere un luogo libero. Questo evidentemente non sarebbe possibile senza il sostegno dei Comuni, del Decs e di altri enti locali. Noi ci mettiamo del nostro oltre che nell’organizzazione, andando in giro durante l’anno a proporre i nostri spettacoli per raccogliere fondi, ma non è sempre evidente, si tratta di artisti professionisti che vanno pagati e dietro c’è davvero un gran lavoro. Chi ce lo fa fare? La passione e il fatto che crediamo davvero in tutto questo».

Sempre più regine e principesse

Il Teatro dei Fauni negli ultimi anni sta cercando di includere nel suo Castello incantato qualche "regina" e qualche "principessa" in più… «Da tre anni a questa parte poniamo un’attenzione particolare sulle figure femminili e cerchiamo di mettere in luce le compagnie di donne, tanto che quest’anno su tredici spettacoli almeno otto sono portati in scena da sole donne o da gruppi misti. Di questo siamo molto orgogliosi perché il teatro di figura è legato molto alla tradizione e, ancora più che in altre arti, la presenza di artisti uomini è sempre stata preponderante. Qualcosa però sta cambiando e in particolare in Italia, da dove arrivano la metà dei nostri artisti, negli ultimi cinque anni c’è stata grande innovazione, con molti giovani (tra cui diverse donne) che stanno garantendo il ricambio generazionale soprattutto per quel che riguarda il teatro con burattini e marionette».

Quanto al programma della 24esima edizione, tra i vari spettacoli («tutti meritevoli») la direttrice artistica richiama l’attenzione in particolare sulla serata del 13 agosto con la rappresentazione "Pirù, Demoni e denari" che si svolgerà nella pineta di Cardada (dalle 17.15 corse a metà prezzo) e sulla giornata di sabato 3 settembre, quando il "Paese dei balocchi" proporrà tra le 15 e le 19 in piazza Remo Rossi a Locarno spettacoli e giochi (quest’anno legati in particolare ai suoni) per tutte le età.

Laboratori per la costruzione di marionette

È riservato ad adulti e ragazzi dagli 8 anni il Laboratorio di costruzione di marionette di legno che il Teatro dei Fauni propone nel suo atelier locarnese (via alla Morettina 2) nelle mattine tra il 22 e il 26 agosto. A condurlo in italiano e inglese il marionettista bulgaro Teodor Borisov, che aiuterà i partecipanti a costruire una marionetta a filo di 22 pezzi con mani e testa scolpite. Iscrizione (a pagamento, 200 franchi materiale incluso) entro il 16 agosto a fauni@teatro-fauni.ch o allo 079 331 35 56. Sono invece gratuiti i laboratori "al volo" che si terranno nelle piazze prima degli spettacoli del Castello incantato del 20 agosto a Frasco e del giorno seguente a Contone. Informazioni e programma completo al sito teatro-fauni.ch.