Preoccupata l’Associazione Golene di Terre di Pedemonte, che teme che l’incremento degli stalli porti ancora più gente e traffico in una zona sensibile
"Fermiamo l’aumento di posteggi presso il Pozzo di Tegna!". La richiesta, perentoria, arriva dall’Associazione Golene Terre di Pedemonte tramite i propri canali social e mira a contenere la pressione (leggasi disturbo) – di per sé non indifferente – arrecato da bagnanti e visitatori di giornata in questa piccola oasi verde del territorio comunale. "Durante il periodo estivo le rive del fiume Maggia, in particolare la zona del Pozzo di Tegna, sono una meta ambita per bagnanti e turisti. Negli ultimi 20 anni la condivisione di esperienze tramite social ha tolto definitivamente quel velo di segretezza del luogo e fenomeni come il video "le Maldive di Milano" possono calamitare un pubblico nazionale e internazionale – si legge nel testo postato –. Residenti e turisti più fedeli hanno potuto constatare un continuo aumento del traffico veicolare di giornata, in zona residenziale, durante il periodo maggio-settembre, il quale diventa critico in luglio-agosto. Questa evoluzione impone degli interventi pianificatori che devono essere dimensionati considerando le caratteristiche del luogo".
"Gli strumenti in mano alla politica – si legge ancora – sono da utilizzare per incentivare un turismo stanziale, rispettoso del territorio e che porti a un sano sviluppo socioeconomico. In concreto è giusto mettere a disposizione dei posteggi, ma il loro numero deve essere calcolato in base alla capacità di accoglienza del luogo e non alla quantità di vetture che sopraggiungono. Un numero eccessivo di posteggi incentiva il classico turismo "mordi e fuggi" che genera un misero indotto locale ed esercita una pressione antropica, la quale, oltretutto, tende a svilire l’essenza naturale del luogo. Purtroppo dobbiamo constatare che quest’anno al Pozzo il Comune ha aggiunto una decina di posteggi, su un sedime privato, e a settembre il Consiglio comunale sarà chiamato a pronunciarsi su un ulteriore potenziamento del parcheggio a discapito di un bosco secolare".
Con la variante di Pr in questione, la cui discussione in occasione dell’ultima seduta di legislativo non ha potuto aver luogo per la mancata presentazione dei necessari rapporti commissionali, l’Esecutivo si prefigge il riordino dell’intero comparto dei Saleggi (vicino campo sportivo ai Gabi compreso, quindi). La proposta, oltre alla riconversione del campo da calcio (osteggiata dalla locale As Tegna) in una zona di svago prevede l’ampliamento del posteggio esistente in entrata al comparto, per un totale di 52 stalli, la creazione di una postazione di bike sharing e la costruzione di servizi igienici. La realizzazione dei posteggi, stando a quanto riportato dal messaggio,"comporta un dissodamento di circa 670 metri quadrati. In base alla Legge forestale al dissodamento a questo taglio dovrà corrispondere una compensazione che si prevede in corrispondenza del campo di calcio per una superficie pari a 2’765 metri quadrati. L’area boschiva sarà composta da alberature rade e quindi percorribile e fruibile dalla popolazione quale area di svago. Vi è quindi da dire che il compenso forestale oltre a rispondere alle importanti esigenze di protezione naturalistica del comparto resta pur sempre un’area utilizzabile".
Nata da un’iniziativa spontanea di un gruppo di cittadini della zona il 18 febbraio 2016, l’Associazione Golene Terre di Pedemonte ha tra i suoi principali obiettivi quello di, citiamo, "conservare e valorizzare le zone golenali delle Terre di Pedemonte e di promuovere relazioni sinergiche e armoniose tra le persone e associazioni che interagiscono con queste preziose aree naturali". Attiva soprattutto durante la bella stagione nella zona del Pozzo di Tegna, spiaggia ambita da un gran numero di bagnanti, mira a coinvolgere la popolazione nel concretizzare attività e progetti rispettosi dell’ambiente, in maniera tale da migliorare la fruizione di queste aree contenendo la pressione antropica.
Interlocutore privilegiato, in questo ambito, del locale Municipio, l’Associazione intende quindi sensibilizzare, informare e coinvolgere i cittadini in iniziative culturali tese a far conoscere il fiume e le rive e la loro importanza, impedendo attraverso la partecipazione civica, che una mancata cura e preservazione (frutto dell’inciviltà di non pochi frequentatori e di scelte politiche magari inopportune) deturpino uno degli angoli naturalistici e paesaggistici più belli delle Tre Terre di Pedemonte.