Locarnese

Anà con Togo: acqua, microprogetti e nomine

A Cavergno si è svolta l’assemblea dell’associazione attiva in Africa

27 maggio 2022
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Troppo spesso in Africa l’acqua è considerata un lusso. Per la sopravvivenza dei bambini, la salute materno-infantile, il benessere delle famiglie, l’educazione dei giovani e la produttività economica è determinante avere accesso all’acqua potabile e a servizi igienici. Per raggiungere questo obiettivo l’associazione Anà con il Togo ha lavorato con impegno e passione nel corso del 2021 e lo farà anche nel futuro. Il presidente Remo Flocchini, durante l’assemblea annuale svoltasi recentemente a Cavergno, ha mostrato mediante un filmato ai numerosi soci e sostenitori presenti, l’istoriato di quanto fatto in Togo nell’anno appena concluso.
A partire dall’anno 2000, una società giapponese e il governo togolese hanno effettuato senza successo, diverse ricerche e trivellazioni nell’intento di donare l’acqua potabile ai 1’500 abitanti del dimenticato e sperduto villaggio di Akamatitoe.

L’Associazione Anà con il Togo – nata nel 2018 con l’intenzione di aiutare le popolazioni togolesi – ha voluto insistere e credere in un futuro migliore per questo villaggio. Dopo due trivellazioni fallimentari non si è arresa e al terzo tentativo, il 12 aprile 2022, l’acqua è sgorgata in abbondanza grazie a una perforazione della profondità di ben 215 metri, per l’incontenibile gioia degli abitanti di Akamatitoe e dei villaggi limitrofi. "L’enorme profondità della trivellazione e la posizione hanno reso necessario l’aumento dell’innalzamento della struttura portante del serbatoio e il potenziamento dei pannelli solari per riuscire un domani a costruire e alimentare delle fontane all’interno del villaggio. Questa modifica ha comportato un aumento dell’investimento economico preventivato, ma siamo certi che quanto eseguito porterà nella zona un miglioramento tangibile nella lotta alla povertà e avvierà un processo di sviluppo in vari settori", ha spiegato Flocchini all’assemblea.
Un traguardo raggiunto con l’aiuto di molti sostenitori. "Siamo una piccola associazione basata sul volontariato e mai avremmo pensato di riuscire in così breve tempo a realizzare una scuola per 200 allievi e cinque latrine ad Agokpala e a portare l’acqua nel villaggio di Akamatitoe dove non esistono gabinetti, energia elettrica e nemmeno un dispensario e che per prendere l’acqua da una pozzanghera gli abitanti devono percorrere tre chilometri a piedi".
L’intero progetto di Akamatitoe è molto ambizioso in quanto oltre all’approvvigionamento idrico comprende l’edificazione di latrine – attualmente in costruzione – e non appena le finanze lo permetteranno la fabbricazione di un edificio scolastico per 200 bambini.

"Il momento storico e critico che stiamo vivendo vede organizzazioni di aiuto umanitario sempre più sollecitate da richieste finanziare e ciò porta a una maggiore difficoltà nel reperire i finanziamenti necessari per la realizzazione dei progetti e a un maggior impegno da parte del comitato per il reclutamento di nuovi sostenitori. Pur nella consapevolezza dei nostri mezzi, la volontà è quella di guardare avanti con fiducia rimanendo fedeli alla nostra missione di fare del bene per le popolazioni che si trovano in uno stato di necessità". Flocchini ha poi sottolineato l’importanza dei microprogetti. Tra questi, ne ha ricordati due in alcuni villaggi limitrofi ad Akamatitoe: le piantagioni di riso a Kpoklolo e quella di ananas, pomodori e arachidi nel villaggio di Koudassi.

L’assemblea ha quindi votato il rinnovo delle cariche in comitato, Remo Flocchini (presidente), Laura Flocchini (segretaria) ed Emiliano Zanini si sono ricandidati e sono stati eletti per i prossimi due anni.