Locarnese

Minusio, per il nuovo Esplanade il cerchio quadra

A buon punto le trattative con l’investitore che trasformerà l’hotel e lo cederà in gestione (con suite e sala congressi) a una catena internazionale

Presto (si spera) una trasformazione importante
(Ti-Press/Golay)
29 aprile 2022
|

«Le trattative sono in uno stato avanzato». Alla "Regione" lo confida la promotrice immobiliare locarnese Renza De Dea, per orientare sullo "stato dei lavori" riguardanti il futuro dell’Hotel Esplanade di Minusio. La storica struttura alberghiera, situata a monte di via delle Vigne, in prossimità dell’istituto comunale per anziani Casa Rea, è di proprietà della Luxus Wellness Resorts & Spa Sa (nel cui Cda siede come membro la stessa De Dea) e dal maggio del 2018 viene gestita – a quanto pare con ottimi risultati – in modalità E-Rooms; ovverosia servizi ridotti all’osso e nessuna reception, sostituita da un "totem" elettronico all’ingresso per gestire le prenotazioni e ottenere i codici necessari per accedere alle stanze.

La soluzione era stata indicata a suo tempo come temporanea dalla Ticino Hotels Group, che l’aveva adottata per consentire alla struttura di continuare ad esercitare ma senza troppo badare ai dettagli, rivolgendosi ad una particolare tipologia turistica che, appunto, sta rispondendo ben oltre le aspettative. Si sapeva però che a medio termine qualcuno avrebbe investito nella ristrutturazione dell’albergo, in stretta relazione con l’imponente stabile a gradoni nel frattempo costruito a ovest, sul sedime che un tempo ospitava i campi da tennis dell’hotel.

Stabile adiacente che ha una storia a sè. Nato da un progetto dell’architetto Giovanni Guscetti, al momento di ottenere la licenza edilizia aveva dovuto sottostare ad una serie di importanti condizioni poste dal Comune. Fra esse, una componente congressuale che a conti fatti risulta oggi data dalla creazione, a nord, di una sala debitamente equipaggiata, in grado di ospitare circa 300 persone. «L’investitore interessato all’hotel dovrà acquistarla unitamente all’albergo – dice De Dea –, così come le 32 "suites" fra piano terra e primo piano del nuovo edificio, che non erano propriamente volute, ma andavano realizzate proprio in abbinamento alla struttura alberghiera. Era una condizione posta per la licenza edilizia, la quale prevedeva che di tutta la superficie utile lorda, almeno il 20% venisse adibito a struttura ricettiva alberghiera. Poi, quando era iniziata la costruzione dello stabile era stato inserito nel regolamento della Proprietà per piani l’impegno che l’albergo venisse trasformato in un 4 o 5 stelle, con Spa a disposizione dei residenti nelle "suites" e anche (a pagamento) dei proprietari degli altri appartamenti»: ai 32 "alberghieri" se ne aggiungono infatti 38 privati.

Compravendita doppia

Il balletto delle compravendite prevede due "piste". Nella prima troviamo la Estate&Esplanade Sa (di cui De Dea è presidente) che ha costruito il nuovo edificio e ne venderà i due piani con le 32 "suites"; nella seconda c’è la già citata Luxus Wellness Resorts & Spa, che dovrà dunque piazzare albergo e sala congressuale. L’acquirente sarà comunque uno solo, e cioè l’investitore che si starebbe affacciando e che trasformerà l’Esplanade per poi darlo in gestione ad una catena internazionale. «Chi comprerà, investirà per trasformare l’albergo in una struttura più moderna rispetto a quella attuale – continua De Dea – e l’entità dell’investimento dipenderà ovviamente dal tipo di struttura. Come responsabili degli appartamenti faremo in modo che chi acquista si impegni, a contratto, a realizzare minimo un 4 stelle, ma anche, perché no, un 5 stelle. L’albergo avrà anche ovviamente un ristorante all’altezza della categoria e una grande Spa, ottenuta ingrandendo quella di formato ridotto già esistente al piano terra».

Per l’ex municipale di Locarno «il mercato alberghiero ticinese si è rilanciato: si assiste ad un nuovo interesse sia da parte degli investitori, sia da parte di gestori di alta qualità. La gente arriva in Ticino a frotte. Con il nuovo Esplanade si intende cavalcare l’onda. Andrà ad affiancarsi, da questa parte della Maggia, a strutture come il Belvedere a Locarno, La Palma e il nuovo Albergo Lago Maggiore sul lungolago a Muralto… in attesa che finalmente si concretizzi la ristrutturazione del Grand Hotel». A proposito del progetto muraltese, attualmente confrontato a due opposizioni, De Dea riflette in questi termini: «Abbiamo un investitore come Artioli, con un progetto in grado di rilanciare una struttura storica chiusa da troppo tempo. Credo che per tradurre il desiderio che ha tutto il Locarnese di rivedere in funzione il Grand Hotel andrebbe costituito un comitato a favore del rinnovamento».

Dulcis in fundo, tornando in zona Esplanade, nel gioco dei rimandi fra nuovo stabile, futuro albergo e contesto territoriale che li ospita, è imposta la concessione di 20 parcheggi ad uso pubblico.