Locarnese, per il Servizio ambulanza ben 5’774 missioni di soccorso, ma la quota a carico dei Comuni è la più bassa da un decennio a questa parte
Continua a essere in crescita il numero di richieste di aiuto giunte alla centrale del Salva, il Servizio ambulanza Locarnese e Valli. Il consuntivo 2021, inviato ai Comuni, fa stato di un ulteriore aumento, marcato, degli interventi (5’774, contro i 5’562 l’anno prima, con una media giornaliera di quasi 16 uscite). Discorso che vale anche per l’unità del Servizio specialistico urgente, con 2’044 chiamate d’aiuto. Un trend di crescita considerevole, che sfiora il 17% negli ultimi 5 anni, dopo un 2017 che, al contrario, aveva segnato una flessione. Tra i mesi più critici, spicca agosto (543 interventi); sono in aumento i casi di medicina (78,7%) rispetto all’infortunistica; nel 2021 sono comunque tornati ad aumentare gli interventi in strada, negli uffici, negli esercizi pubblici e nei campi sportivi. Altro particolare che emerge dal consuntivo, l’incremento dei pazienti d’età compresa tra i 0 e i 44 anni (quasi un +30%!). Infine i medici partner del Salva nelle valli hanno effettuato 146 interventi (contro i 120 del 2020). Per quanto attiene la destinazione dei pazienti, si è osservata una leggera crescita dei ricoveri all’Ospedale Civico di Lugano, al Cardiocentro e nelle cliniche psichiatriche. In calo le ospedalizzazioni presso la santa Chiara e il San Giovanni di Bellinzona.
Più missioni di soccorso dell’ambulanza significa, ovviamente, aumento del fatturato generale, con un indotto che lo scorso anno è risultato di ben 425mila franchi superiore alle stime del preventivo (+9,3%). Sempre per rapporto al preventivo, sono diminuiti i costi (-181mila franchi). Minori oneri che si spiegano in particolare con importanti recuperi finanziari per la messa a disposizione del personale sanitario a terzi. Al tirar delle somme, la quota a carico dei Comuni convenzionati è notevolmente inferiore alle previsioni (con un pro capite di 24,73 franchi), al punto da risultare la più bassa dell’ultimo decennio, con 1,72 milioni (frutto di costi per 7,53 milioni e ricavi per 5,80 milioni)
Il 2021 è stato un anno intenso soprattutto per due ragioni: da una parte le ripercussioni della pandemia, che a livello operativo e organizzativo ha creato parecchio lavoro in termini di gestione del personale, riducendo però nel contempo altre attività, come ad esempio i corsi destinati al personale delle aziende e alla popolazione; dall’altro l’incremento, sotto gli occhi di tutti, del turismo nel nostro comprensorio. Malgrado ciò, l’associazione è sempre stata in grado di garantire un servizio di copertura adeguato ed efficace.
Nel conto di gestione corrente che i delegati saranno chiamati ad approvare nella seduta di giugno, la parte del leone la fanno i costi del personale, ammontanti a 5,46 milioni, inferiori al preventivo del 4,8%, corrispondenti al 72% delle uscite complessive dell’Associazione. Da segnalare che a dar man forte al contingente ci sono 5 nuovi giovani soccorritori diplomati, che permettono così di rimpiazzare alcune partenze. L’ottimale copertura del servizio è comunque possibile grazie anche ai volontari (in possesso di attestato SAA), le cui ore lavorative sono in forte aumento dopo un 2020 in cui la loro attività aveva subito uno stop forzato di tre mesi. Ben 11 i candidati che, invece, stanno ultimando la loro preparazione. Naturalmente tanti servizi implicano l’uso di un aggiornato parco veicoli, attrezzato per le missioni che è chiamato a svolgere. Il numero di chilometri percorsi, ben 274mila (14mila in più dell’anno prima, un nuovo primato) testimonia di quanto sia sfruttato. Nel 2021 in ben 77 occasioni sono state addirittura chiamate all’opera simultaneamente le 5 ambulanze con i loro equipaggi. Anche in questo caso le spese di manutenzione e gestione diventano una voce importante del bilancio dell’Associazione.
Sul ruolo del Salva a favore della cittadinanza e sull’importanza del suo sostegno da parte di tutti giova, infine, segnalare la sensibilità dimostrata dai sostenitori, che nel 2021 hanno versato un contributo record attraverso donazioni. Gli introiti verranno accantonati e impiegati, ad esempio, per finanziare l’acquisto di nuove ambulanze o altro.