Locarnese

Locarno, console generale d’Italia in visita a Palazzo Marcacci

La visita rientra nell’ambito degli incontri con le autorità elvetiche, con la viceconsole Brugnoli, il sindaco Scherrer e i municipali Lunghi e Pini

La visita. Da sinistra la viceconsole Carla Brugnoli, il console generale d’Italia a Lugano Gabriele Meucci, il sindaco di Locarno Alain Scherrer, la municipale Nancy Lunghi, il municipale e presidente del Gran Consiglio ticinese Nicola Pini
(Foto Garbani)
5 aprile 2022
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Nell’ambito degli incontri di presentazione del nuovo console generale d’Italia a Lugano alle autorità elvetiche, giovedì 31 marzo, Gabriele Meucci e la sua vice Carla Brugnoli sono stati accolti a Palazzo Marcacci da una delegazione dell’esecutivo, composta dal sindaco Alain Scherrer e dai municipali Nancy Lunghi e Nicola Pini, il quale – ricordiamo – è anche l’attuale presidente del Gran Consiglio ticinese.

L’incontro si è rivelato proficuo sotto diversi punti di vista. Non solo ha permesso alle autorità presenti di instaurare un rapporto di conoscenza reciproca. Ma è anche stato l’occasione per ribadire e sottolineare lo stretto legame tra la Città di Locarno, località conosciuta a livello internazionale, e l’Italia. Un legame certamente culturale, ad accomunare le due realtà v’è in primis la lingua, ma anche politico e geografico, situandosi la Città di Locarno su un territorio di frontiera.

Molti i temi trattati. Dalla navigazione sul Lago Maggiore all’idrovia Locarno-Milano-Venezia, passando per la necessità di mettere in sicurezza i collegamenti stradali internazionali. Vista la presenza del primo cittadino ticinese, Nicola Pini, non sono mancati riferimenti a temi più cantonali, come quelli dei frontalieri o dell’accordo fiscale con l’Italia.

Al termine del proficuo scambio verbale, il console generale Meucci e la sua vice Brugnoli hanno posto la loro firma sul Libro d’oro di Locarno. Libro che ha raccolto negli anni nomi e pensieri delle personalità illustri di passaggio in Città, dai reali di Svezia fino all’attuale presidente della Confederazione Ignazio Cassis, passando per diversi esponenti del Corpo diplomatico, imprenditori, autorità religiose, politici di livello cantonale, nazionale, internazionale e molto altro.