Locarnese

Il credito per l’autosilo Locarno Monti va revocato

La richiesta giunge dal Municipio cittadino: stando a un parere giuridico, bisognerà prelevare i contributi di miglioria

Il rendering del progetto
24 marzo 2022
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Tutto da rifare o quasi. Il Municipio di Locarno chiederà al Consiglio comunale di revocare la decisione, presa dal legislativo lo scorso 8 novembre, di accordare un credito di quasi 5,5 milioni di franchi per la progettazione e la realizzazione dell’autosilo del quartiere di Locarno Monti, del nuovo centro rifiuti, della nuova cabina di trasformazione, del nuovo ascensore e delle opere adiacenti, come pure per la progettazione definitiva della sistemazione del sagrato della Chiesa Santissima Trinità. La proposta era stata accettata con 33 voti favorevoli e un astenuto.

Al momento della pubblicazione all’albo della decisione del Consiglio comunale era scattato un ricorso al Consiglio di Stato. Un cittadino privato sosteneva che l’opera doveva essere cofinanziata da chi ne beneficia, tramite il prelievo di contributi di miglioria (contributi che vengono richiesti ai titolari delle proprietà che traggono vantaggi dalla nuova costruzione). Di più: a suo parere non sarebbe stato corretto ed equo destinare all’autosilo di Locarno Monti i contributi sostitutivi per posteggi prelevati in altri quartieri cittadini. L’indice è stato puntato anche sul consigliere comunale Bruno Bäriswyl, fra i firmatari del rapporto della Commissione della gestione, che avrebbe dovuto astenersi e non partecipare ad alcun dibattito, né in commissione, né nella seduta di legislativo visto che ha ottenuto l’incarico per la direzione dei lavori dello stesso autosilo. Per il Municipio "un’inequivocabile situazione di collisione"; un fatto che da solo "è tra l’altro sufficiente per giustificare la richiesta di revoca della decisione".

Per i contributi di miglioria, l’Esecutivo ha chiesto un parere giuridico. Risulta che un progetto di questo tipo soggiace alla richiesta di tali contributi. Dall’autosilo e dalle opere di sistemazione urbana deriveranno "indubbi vantaggi particolari per le proprietà servite". La quota di prelievo a carico dei privati si situa tra il 30 e il 60 per cento della spesa determinante. Dato l’interesse generale della collettività all’opera in questione, questa sarà comunque tenuta ad assumersi una fetta importante dei costi.

Il Municipio, condividendo questo parere, chiede la revoca della richiesta di credito, che verrà riformulata con le necessarie aggiunte. Alla Città il compito di calcolare i contributi di miglioria, il perimetro con le proprietà interessate (che sarà piuttosto ampio, visto che i posteggi sono 72), la quota parte a carico dell’ente pubblico e la somma da prelevare dal fondo dei contributi sostitutivi (prelievo per altro lecito dal punto di vista legale).