Locarnese

‘Fermévas bagài!’: l’urlo di Paolo Tomamichel contro la guerra

Commovente contributo artistico del cantautore di Bosco, concepito in un momento di preghiera e poi composto di getto con la compagna Sandra Eberle

Paolo Tomamichel e Sandra Eberle
(Remy Steinegger)
7 marzo 2022
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Un testo «uscito così, di pancia e di cuore». Una canzone «contro tutte le guerre, contro coloro che le fomentano, contro coloro che al sicuro nei loro rifugi inviano a uccidere e a morire i ragazzi». Paolo Tomamichel, cantautore di Bosco Gurin, porta il suo contributo artistico al dissenso sulla pazzia del conflitto ucraino. Lo fa con "Fermévas bagài!", un auspicio disperato, e insieme amaro, sull’insensatezza della guerra.

Testo e musica sono stati concepiti in un momento di preghiera alla chiesa di San Francesco a Locarno, e poi composti, chitarra e mandolino alla mano, da Tomamichel unitamente alla compagna Sandra Eberle. La registrazione è avvenuta all’Amanita Studio di Losone, con Paolo alla chitarra, alla voce e al mandolino. Mix e mastering sono di Matteo Peo Pazza.