Locarnese

Locarno, dal 2023 più incentivi per il trasporto pubblico

I fondi a disposizione per il contributo comunale saranno più che raddoppiati. Il sussidio per l’acquisto di e-bike negli anni ha riscosso grande successo

Va forte anche il bike sharing
(Ti-Press)
1 marzo 2022
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Sono già quasi esauriti gli incentivi che la Città elargisce ai propri abitanti per l’acquisto di biciclette elettriche (o per la sostituzione della batteria): con 34 contributi approvati, sono infatti stati superati i due terzi dell’ammontare di 15mila franchi disponibile per il 2022. Introdotto nel 2012, il contributo all’acquisto dell’ecologico mezzo a pedalata assistita ha fatto registrare cifre oltre le aspettative, contribuendo anche a generare un cospicuo indotto locale. Dopo un decennio, avendo raggiunto i propri obiettivi, il Municipio ha quindi deciso di adattare la propria strategia a favore della mobilità dolce e dell’ambiente. In futuro non sarà più incentivato l’acquisto di e-bike, ma si investiranno più risorse per sostenere l’acquisto di un abbonamento Arcobaleno. Il municipale Pierluigi Zanchi, a capo del Dicastero sicurezza e Città dell’energia: "Oggi la stragrande maggioranza delle e-bike viene comperata con lo scopo di utilizzarla per lo svago e non più per gli spostamenti casa-lavoro, come invece in passato. Abbiamo così scelto di orientarci verso un sostegno al trasporto pubblico, che sarà più che raddoppiato, per l’acquisto di un abbonamento Arcobaleno".

Dal 2012, ben 793 contributi per oltre 250mila franchi

Dall’entrata in vigore dell’incentivo all’acquisto delle e-bike, era l’ottobre del 2012, la Città di Locarno ha assegnato ben 793 contributi (di cui, va detto, solo una decina per la sostituzione della batteria) per un sostegno complessivo di oltre un quarto di milione (274’902 franchi e 65 centesimi per la precisione). Una cifra ragguardevole, che mediamente si traduce in 346,66 franchi per ogni bicicletta acquistata. Un altro dato che salta all’occhio è rappresentato dall’entità dell’investimento complessivo effettuato dai 793 cittadini: gli acquisti sono stati infatti pari a 2’356’661 franchi. Ciò indica che, facendo ancora la media, sono stati investiti quasi tremila franchi per singola e-bike, comperata sempre su suolo ticinese, come da condizioni per l’assegnazione dell’incentivo. Ricordiamo che il contributo era pari al 15% del prezzo di acquisto della bicicletta elettrica per un massimo di 400 franchi e al 10% per un massimo di 100 franchi in caso di sostituzione di una batteria, non più performante. Se nei primi anni le richieste si aggiravano tra le 30 e le 40 unità, si è in seguito registrato un rapido incremento, giungendo alle 90 richieste del 2017, nonché alla vera e propria esplosione nel 2020, costituita da ben 177 richieste, ovviamente anche a seguito della pandemia da coronavirus, che come noto ha portato alla (ri)scoperta del nostro territorio, essendo le escursioni e le passeggiate all’aria aperta il passatempo più sicuro in un periodo in cui la parola d’ordine era "distanziamento sociale".

Obiettivo promozione mobilità lenta: aspettative superate

Cifre alla mano, dunque, si può affermare che l’obiettivo di promuovere la mobilità lenta è stato raggiunto. Superando forse anche le aspettative. Una promozione che da un lato strizzava l’occhio alla salute pubblica, incentivando un mezzo che implica comunque un certo impegno fisico. Ma che soprattutto aveva il fine di sgravare le strade dal traffico motorizzato. Con particolare riferimento al tragitto tra casa e lavoro. "Oggi – i formulari per la richiesta dell’incentivo ci permettono di avere questo dato – la maggioranza degli acquisti di e-bike è ormai legata allo svago. E, appunto, non più al tragitto casa-lavoro. Anche perché per questo tipo di spostamento il cittadino predilige il meno oneroso servizio di bike sharing, che a sua volta sta conoscendo un grande apprezzamento da parte della popolazione e che è in continua espansione", spiega il municipale Pierluigi Zanchi. "L’incentivo all’acquisto – forte del suo successo – si è dunque con il tempo trasformato in un mero sconto, perdendo parte del suo significato originale". Reagendo alle mutate condizioni di una società in continua evoluzione, l’esecutivo ha così deciso di adattare la propria strategia a sostegno della mobilità lenta. "L’orientamento preso per il 2023 è quello di concentrarci sull’abbonamento Arcobaleno, andando più che a raddoppiare i fondi a disposizione per il contributo comunale", continua il municipale. "Mentre per gli spostamenti del primo e dell’ultimo chilometro, come detto, puntiamo su un sempre più capillare servizio di bike sharing".