Locarnese

Protezione dei beni culturali, PCi attiva su più fronti

I militi del Consorzio Locarnese sono impegnati con l’inventario dei 2’660 volumi della biblioteca Eranos, alla Madonna del Sasso e nella chiesa di Ascona

10 febbraio 2022
|

È in corso di svolgimento questa settimana un grosso impiego della Protezione civile di Locarno e Valle Maggia in favore della protezione di beni culturali presenti sul nostro territorio cantonale. L’attività va a sostenere la Fondazione Eranos di Ascona nell’aggiornamento dell’inventario della propria biblioteca. Nei prossimi mesi è invece già programmato un altro importante intervento a favore del Santuario della Madonna del Sasso.Un numero importante di militi è impegnato presso la Fondazione Eranos ad Ascona con l’obiettivo di supportare l’ente nel lavoro di aggiornamento dei libri. Quest’attività della PCi, chiamata “Protezione dei beni culturali”, sebbene ancora poco conosciuta, viene definita dalla Legge federale sulla protezione della popolazione e della protezione civile (LPPC) come uno dei compiti principali di questa istituzione, con l’obiettivo di salvaguardare i beni culturali e quindi i simboli d’identità presenti sul nostro territorio da tramandare alle generazioni future.Durante queste giornate, alle quali partecipano 28 militi di PCi per un totale di 138 giorni di servizio, sarà possibile inventariare più di 2’660 volumi, catalogandoli per collana, tematica, autore, editore, data di pubblicazione ecc.; inoltre i libri verranno poi spostati in una nuova locazione, con il relativo riconoscimento, in sicurezza e secondo i principi atti al buon mantenimento del fondo librario. Parallelamente, volumi degni di particolare interesse verranno anche fotografati. L’impiego dei militi terminerà domani. Intanto è già stato programmato il prossimo intervento che vedrà protagonisti sempre i militi della Protezione civile di Locarno e Valle Maggia nel complesso del Santuario della Madonna del Sasso a Locarno/Orselina. In quella circostanza il lavoro riguarderà la revisione dell’inventario. Oltre a ciò è previsto il trasloco dei beni contenuti nella chiesa parrocchiale di Ascona, così da permettere il completo restauro dell’edificio.