Col progetto ‘Comune sano’ lanciato dalla Confederazione, il Municipio intende migliorare la qualità della vita e soddisfare le aspettative dei cittadini
Ronco s/Ascona vuol diventare un “Comune sano”. Lo fa aderendo all’iniziativa su scala nazionale che porta questa etichetta e che ha quale finalità quella di focalizzare l’attenzione degli amministratori, in modo intenzionale e sistemico, al tema della salute e del benessere dei cittadini. Obiettivo: fare in modo che sia la popolazione, sia gli operatori al suo servizio possano vivere in una località dove le aspettative del singolo sono soddisfatte. Un progetto mirato al benessere nel quale si intrecciano, profondamente, le componenti economiche, sociali, ambientali, strutturali e di welfare. Un concetto innovativo a favore dell’intera comunità ronchese, che implica la partecipazione attiva da parte di tutti nello svolgimento dei compiti che l’Amministrazione è chiamata a garantire alla cittadinanza. Gli abitanti devono prendere coscienza di poter essere i primi protagonisti delle politiche pubbliche e dei servizi di cui necessitano tutti i giorni, divenendo “gli ideatori attivi di soluzione condivise”. Progettano qualcosa che non riguarda più solo il singolo ma tutta la collettività. Per arrivare a questa sorta di “benessere interno lordo” il Municipio ha deciso di farsi affiancare e accompagnare nella gestione e conduzione delle proprie risorse umane da una specialista che funge anche da capo progetto.
Essa garantisce una presenza operativa settimanale in loco e contribuisce a dare, da subito, solidità, continuità e realizzazione degli intenti, mettendosi in relazione con i vari gruppi d’interesse e la popolazione, secondo un piano concordato con il Municipio, sollecitando la partecipazione attiva di tutti e in ogni ambito. Esperta di interventi di questo genere, applica le buone pratiche suggerite dalla Fondazione Promozione Salute Svizzera (www.promozionesalute.ch), l’ente nazionale cappello sostenuto dai Cantoni che su incarico della Confederazione coordina e valuta misure atte a promuovere la salute e prevenire le malattie su tutto il territorio svizzero. Essa integra anche i principi e modelli promossi dalla rete nazionale Comuni Sani (www.labelgesundegemeinde), dalla Fondazione Radix (www.radix.ch), orientandosi ai criteri di qualità promossi a livello svizzero da Friendly Workspace Label e Quint-Essenz.ch. In seguito riferisce al Municipio, con il quale collabora a stretto contatto e che incontra mensilmente per concordare il piano d’azione, condividere l’operato per il tramite di un rapporto mensile e adattare di continuo l’agenda di lavoro sulla base degli impatti delle prime attività / iniziative / misure messe in atto. Una sorta di processo di consapevolezza che aiuta a capire se certe scelte fatte a scapito di altre siano opportune o meno
Per arrivare a una dimensione comunitaria diversa e sana, che superi interessi individualistici è dunque per prima cosa indispensabile parlarsi. Paolo Senn, sindaco, ribadisce l’importanza «del dialogo cittadino-istituzioni per il buon governo del paese. È alla base di tutto e questa iniziativa è sicuramente meritevole di un seguito. La possibilità data al cittadino di confrontarsi con i propri rappresentanti politici è di primordiale importanza. Molto spesso, lo abbiamo visto in questi ultimi anni qui a Ronco, diversi progetti portati avanti dal Municipio finiscono con l’arenarsi in Consiglio comunale perché manca il necessario appoggio. È giusto che ci sia spazio per l’opinione contraria, ci mancherebbe altro. Dobbiamo però tener presente che se vogliamo migliorare la qualità di vita e svecchiare le infrastrutture del nostro Comune certi investimenti vanno fatti. Occorre perciò vincere la negatività e incontrarci per risolvere le criticità, coinvolgendo la popolazione. Ed è quello che abbiamo fatto, tra l’altro, con l’opuscolo trasmesso a fine anno a tutti i fuochi, contenente alcuni indirizzi di sviluppo di punti nevralgici del paese che andranno, ovviamente, approfonditi e discussi».
La Sezione enti locali del Cantone, informata dell’iniziativa, ha salutato positivamente il progetto (sottolineando l’importanza di simili esperienze locali per poi arrivare a proporre opportuni cambiamenti mormativi) , che potrebbe in futuro essere replicato altrove.
Se la visione delle autorità locali di rendere i ronchesi protagonisti della vita all’interno del paese porterà a un cambiamento nel rapporto amministrazione-cittadino e a una partecipazione maggiore, sarà il tempo a dirlo. A ogni buon conto si tratta di un esempio pratico di democrazia partecipativa in grado di ridurre malcontento e conflitti ricostruendo un rapporto di fiducia cittadini-istituzioni.