Demografia: a fine 2021 gli abitanti erano 16mila 405; si torna ai livelli del 2016. Il gentil sesso domina e batte, come sempre, i maschi
Locarno torna a piacere. Gli abitanti a fine 2021 risultavano infatti essere in marcata crescita rispetto a 12 mesi prima, riassestandosi sui livelli del 2016. I dati appena usciti dall’Ufficio controllo abitanti sono, secondo il sindaco Alain Scherrer, «indubbiamente rallegranti e ci ripagano, come intera Amministrazione, degli sforzi profusi nell’offrire, seppur in un contesto complicato, servizi di qualità e, in generale, una Città sempre più accogliente».
Le statistiche indicano dunque una marcata inversione di tendenza, dopo la seppur lenta, ma costante, erosione degli ultimi anni. Nel 2020, ad esempio, la Città aveva registrato una diminuzione di 61 persone, mentre nel 2019 il calo era stato di 40 unità. Nel 2021 si è invece registrato un aumento di 375 abitanti, il che porta la quota totale a 16mila 405 persone tra domiciliati e dimoranti, contro le 16mila 30 dell’anno precedente. Ancora stando a Scherrer, uno studio specifico verrà commissionato per capire a fondo quali possano essere le prospettive demografiche locarnesi a medio e lungo termine. Intanto, comunque, ribadisce il sindaco, «quella che possiamo leggere non solo come un’inversione della tendenza e che si traduce in una forte crescita della popolazione, di primo acchito, è un bel segnale per Locarno. La cui amministrazione si sta adoperando – spaziando su più ambiti – nell’intento migliorare costantemente la qualità di vita dei cittadini».
Analizzando i dati forniti da Palazzo Marcacci, in linea generale si segnalano aumenti in tutte le categorie statistiche, con una rincuorante diminuzione – trattandosi di un anno ancora contraddistinto dalla pandemia – dei decessi e un leggero incremento delle nascite. I 16mila 405 abitanti, come detto, traducono un aumento di 375 persone rispetto all’anno precedente. Dei “nuovi”, 227 sono domiciliati, il che fa registrare un totale di 14mila 414, di cui 7’758 ticinesi (+84), 2’752 confederati (+52) e 3’904 stranieri (+91).
Come accennato, il 2021 ha segnato anche un’altra rallegrante inversione rispetto ai dati dei 12 mesi precedenti. Malgrado la pandemia, i decessi sono stati 176, ovvero 44 in meno rispetto al 2020, quando furono 220. Buone notizie, inoltre, per ciò che concerne le nascite. I fiocchi rosa e azzurri appesi alle porte delle case locarnesi sono stati 107, con un aumento di 7 unità.
Se poi, come sempre succede spulciando i dati demografici, andiamo a fare un confronto fra maschi e femmine, beh, non c’è proprio storia: le donne vincono perché sono 8’709 (53%) contro i 7’696 uomini.
Con un totale di 1’991 persone crescono anche, di 148 unità, i dimoranti. I più numerosi sono di gran lunga quelli stranieri (1’838, +155), mentre i dimoranti ticinesi sono 105 (-2) e quelli confederati 48 (-5). Sul fronte della ripartizione percentuale della popolazione, i ticinesi rappresentano quasi la metà degli abitanti di Locarno, con il 47,93%; i confederati sono il 17,07% e gli stranieri superano di poco la frazione di un terzo del computo complessivo (sono il 35%).
Le statistiche vanno poi a rovistare anche in ambito immobiliare, dove si registra un aumento significativo delle residenze secondarie, che salgono a 2’158 (+166 rispetto al 2020). A dominare questo settore sono – come storicamente è sempre stato sulle rive del Lago Maggiore – le case dei confederati, che si attestano a 1’702 e segnano un aumento di 155 unità. Sono invece 126 quelle dei ticinesi (-3) e 330 quelle abitate da stranieri (+14).
Infine, i dati sugli iscritti in catalogo e sulle naturalizzazioni. I primi ammontano a 9’296 (-72), di cui 4’069 uomini (-5) e 5’227 donne (-67); le seconde presentano una diminuzione di 61 unità, che è netta rispetto ai 12 mesi precedenti, quando i nuovi svizzeri furono 125.