L’intesa raggiunta con il Cantone sul prezzo per il grande spazio pubblico si coniuga con le visioni del Municipio per la città del futuro
Si aprono nuovi scenari con il prospettato acquisto, da parte della Città di Locarno, della rotonda di Piazza Castello. Il Municipio e il Cantone (attuale proprietario) sono riusciti a raggiungere un’intesa sul prezzo che – come anticipato dal Cdt – sarà di 300mila franchi.
«La nostra visione è chiara: valorizzare e riqualificare gli spazi pubblici urbani – spiega il municipale Davide Giovannacci –. La rotonda di Piazza Castello costituisce un tassello di primaria importanza nel percorso che da Largo Zorzi arriva fino al Palexpo (ex Fevi). Le idee sono tante e rientrano in un fil rouge che prevede luoghi di qualità, con un accento particolare sulla fruibilità pedonale». In Largo Zorzi recentemente sono state tolte le corsie per i bus e per il centro cittadino è stato scelto, dopo un concorso dedicato alla sistemazione degli spazi comunali, il progetto “Nouvelle belle époque”. «Stiamo preparando un messaggio municipale per i parchi gioco e, a questo punto, possiamo pensare d’inserire anche un credito per allestirne uno all’interno della rotonda – prosegue Govannacci –. Quello provvisorio ha ottenuto ottimi riscontri. Ma poi ci sono tante altre idee e, più in generale, Locarno vive un interessante fermento: penso alla zona della Peschiera, con le future nuove palestre, al comparto Santa Caterina con il Museo cantonale di storia naturale e un parco pubblico, all’autosilo in Città Vecchia che permetterà di riqualificare zone pregiate del quartiere storico. C’è da chiedersi quale altra città ticinese ha la possibilità di pensare a tante opportunità così interessanti su spazi così estesi. A mio avviso, nessuna».
Tornando all’acquisto della rotonda, come siete riusciti a ottenere un prezzo così vicino alle vostre richieste? La proposta del Cantone superava il milione di franchi. «Con il sindaco Alain Scherrer e con il collega Giovannacci ci siamo incontrati un paio di volte con la controparte a Bellinzona – risponde il municipale Bruno Buzzini –. Il loro calcolo si basava sostanzialmente sulla presunta redditività dello spazio. Non erano però stati considerati a sufficienza alcuni parametri, come i costi di gestione e di manutenzione. Noi abbiamo fornito i dati aggiornati e alla fine siamo riusciti a ottenere un prezzo confacente. Anche considerando che quel terreno di 8’300 metri quadrati all’interno della rotatoria viaria, stando al Piano regolatore, è riservato a un utilizzo pubblico e che non vi si può costruire nessun tipo di edificio». Buzzini precisa che si può lavorare unicamente sull’arredo verde e, al massimo, posare delle strutture provvisorie, come quelle del villaggio del Festival.
Avete già altre idee sull’utilizzo dello spazio circolare? «Per analizzare idee e progetti è stato costituito un gruppo interdisciplinare, costituito dai municipali Giovannacci, Nancy Lunghi, Nicola Pini e dal sottoscritto. Va detto che nel corso degli anni sul tema ci sono state diverse sollecitazioni da parte del Consiglio comunale. Ultima, in ordine di tempo, la mozione del luglio 2019». Una mozione interpartitica con la quale 30 consiglieri chiedevano la realizzazione di un Parco urbano pubblico, creando “uno spazio d’incontro intergenerazionale, ricreativo e di svago dedicato alla cittadinanza e ai visitatori e aperto tutto l’anno”. «Il gruppo di lavoro si è già incontrato alcune volte – prosegue Buzzini – e penso che ora, con l’intesa raggiunta con il Cantone, le riunione potranno essere intensificate. Ovviamente avremo un’attenzione particolare per idee come quella formulata nella mozione del luglio 2019. Senza dimenticare che fra i progetti più interessanti ci sarà la riqualifica di Piazzetta Remo Rossi e il collegamento con il cuore della rotonda. Presto avremo tutte le carte in regola per procedere. Infine potremmo anche coinvolgere la Supsi, alla ricerca di idee».
I prossimi passi? «Oltre a preparare il messaggio municipale con la richiesta di credito di 300 mila franchi per l’acquisto, dovremo definire con il Cantone i dettagli, stabilendo l’area esatta contemplata nella compravendita ed eventuali servitù. Va detto, infine, che comunque, in attesa di diventare proprietari della rotonda, dovremo firmare il prolungo di un anno per la convenzione con il Cantone». Una convenzione che attribuisce la gestione dello spazio al Comune, che è stata stipulata nel 2003 e poi rinnovata per 10 anni nel 2012. È scaduta a fine 2021. Oltre a gestire la rotonda, la Città si occupa (pagandola interamente) della manutenzione, con costi annuali di circa 120mila franchi.