Locarno

Trentacinque fra acquarelli, stampe e leporelli da Schinoussa

‘Meglio Tardo che Mai’: un’esposizione di Del Maffeo in mostra nei locali del Ristorante Vallemaggia a Locarno, dal 10 gennaio all’11 aprile

Leporelli, stampe e acquarelli in mostra fino all’11 aprile prossimo
(Feo Del Maffeo)
11 gennaio 2022
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Dalla minuta Schinoussa, isola dell’arcipelago delle Piccole Cicladi nell’Egeo meridionale, un alito caldo di vento ha trasportato per poco più di duemila chilometri trentacinque fra acquarelli, stampe e leporelli realizzati da Feo Del Maffeo, giornalista radiofonico in pensione («l’ultimo lavoro che ho fatto è stato alla Rete Uno», raccontava nel 2019). Dall’Egeo, il paio di migliaia di chilometri in linea d’aria verso nordovest porta in via Varenna, al civico 1, dove si trova il Ristorante Vallemaggia di Pro Infirmis, locale in cui è in mostra la trentina. Come ogni “narrazione epica” che si rispetti, l’apertura dell’esposizione è andata tutt’altro che liscia, perché a causa delle “peripezie pandemiche” è stata rimandata per ben due anni. «La mostra avrebbe dovuto aprirsi con un vernissage il 31 marzo 2020. Sappiamo tutti come è andata. È stata quindi posticipata alla stessa data del 2021, con lo stesso epilogo», ricorda Feo. Infine, ‘Meglio Tardo che Mai’ ha trovato il suo porto ed è visitabile da lunedì 10 gennaio fino all’11 aprile prossimo.

L’autore spiega che i suoi lavori «sono un misto di acquarelli commentati da una calligrafia giapponese assolutamente inventata; ci sono alcune stampe e otto leporelli, questi ultimi di lunghezza variabile tra i tre e cinque metri, completamente ripiegabili dentro copertine rigide. Le fonti d’ispirazione stanno tutte nella famosa Arte (parola grossa) Messa da Parte». Ci si chiederà perché si è stati così precisi con il punto di partenza cicladico, tutt’altro che casuale: «Tutti i lavori sono stati realizzati nell’atelier del Centro Culturale di Schinoussa, isola delle Cicladi, dove passo gran parte del mio tempo da pensionato», chiosa.

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