Locarnese

Cooperativa di Consumo, a Moghegno da 125 anni

Intensificato l’acquisto diretto della merce dai produttori locali: così ‘La Botega’ aumenta le sue cifre e vive una nuova primavera

Un gruppo affiatato
3 gennaio 2022
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Centoventicinque anni. È il traguardo raggiunto qualche settimana fa dall’Unione Cooperativa di consumo di Moghegno. Il giubileo è stato sottolineato nella piazza del paese dai soci della Cooperativa stessa e da un altro comprimario: la popolazione che l’ha adottata come soluzione locale intelligente e sostenibile.

La prima data da ricordare è il 26 dicembre 1895, quando venne costituita la Società del Negozio sociale di Moghegno; la seconda è il 1° luglio 1896, giorno in cui il negozio apriva i battenti. L’iniziativa nasceva direttamente dagli abitanti del villaggio valmaggese. Un antico gesto che traduceva ragioni di mutuo sostegno ai concittadini meno abbienti. Oggi, un secolo e un quarto dopo, quel negozio che per tutti è “La Botega” è vivo e vegeto in una nuova primavera che spalanca orizzonti oltremodo positivi. Alla base, prodotti genuini del territorio, venduti a prezzi concorrenziali.

A presiedere la Società cooperativa che gestisce il negozio troviamo Massimo Ramelli. Che sottolinea la salvaguardia di determinati valori («Ancora oggi manteniamo il libretto della spesa con pagamento mensile»), guarda al non sempre facile cammino degli ultimi decenni, pensando in particolare all’avvento aggressivo della grande distribuzione, ma può affrontare il futuro con ottimismo: «Grazie soprattutto alla coesione della nuova squadra abbiamo portato nuova energia e nuove idee. Per esempio durante il lockdown ci siamo organizzati e abbiamo aiutato i clienti con persino l’ordinazione telefonica della spesa e il recapito a domicilio, reso possibile dal dinamismo e dalla generosità delle nostre collaboratrici». La grande notizia è che, prosegue Ramelli, «nei numeri osserviamo un’inversione di tendenza rispetto ad una situazione che si dava per consolidata. Questo, grazie alla decisione dei responsabili di intensificare l’acquisto diretto della merce dai produttori locali in maniera tale da poter meglio scegliere i prodotti dell’assortimento e mantenere prezzi interessanti rispetto a quelli della grande distribuzione».

Parallelamente, ci si muove con decisione (anche) nel mondo virtuale, con una presenza sia su Facebook, sia su Instagram. Perché… chi l’ha detto che tradizione e modernità, se attentamente miscelate, non possano regalare il nettare della lunga vita?