Locarnese

Patriziato Pedemonte e Auressio, linee progettuali

Dal nuovo stemma al sito web passando per la Capanna Salmone e la sede dell’archivio. Ecco cosa bolle in pentola nel quadriennio

15 dicembre 2021
|

Nuovo sito web; nuovo stemma; rinnovato slancio progettuale. Così il Patriziato generale delle Terre di Pedemonte e Auressio si appresta a chiudere il 2021. Giovedì sera, in occasione della seduta del Consiglio patriziale tenutasi a Cavigliano, il presidente Paolo Monotti, dopo l’approvazione delle trattande (tra queste il preventivo 2022, che chiude con un leggero avanzo di poche centinaia di franchi) ha ricordato il lavoro sin qui compiuto dalla sua “squadra” dall’insediamento la scorsa primavera.

Lavoro che si riassume con l’aggiornamento dei contratti d’affitto riguardanti i fondi patriziali, le convenzioni (allo studio) con il Comune di Maggia per l’utilizzo della strada forestale Aurigeno-Dunzio (che sarà interessata da un radicale intervento di messa in sicurezza e risanamento) e la concessione d’impiego di un fondo per interventi selvicolturali; lo sviluppo del progetto di capanna alpina sul Monte Salmone (portato avanti d’intesa con il Comune delle Terre di Pedemonte, quello di Onsernone, il Cas e la Società escursionistica onsernonese), la sistemazione dell’archivio patriziale (una soluzione è stata trovata grazie alla disponibilità del Municipio, a concedere l’uso di un locale nel piano interrato del Centro comunale di Cavigliano) e, non da ultimo, la creazione di un orto condiviso.

L’orto condiviso nella campagna di Cavigliano

Proprio quest’ultimo progetto (ancora in fase embrionale), del quale si è fatta promotrice Luana Cavalli, è sembrato catturare particolare interesse tra i presenti. L’idea è quella di mettere a disposizione della popolazione (quindi non solo delle famiglie patrizie), in zona campo sportivo di Cavigliano, un terreno da destinare a coltivazione. Chi è interessato, anche se non direttamente proprietario di un giardino o un campo in cui far crescere le proprie piante, ha la possibilità di esprimere e condividere la propria passione per l’agricoltura con altre persone. Si tratterà, nei mesi a venire, di capire innanzitutto se la proposta in questione piace (lo si farà attraverso un sondaggio); in caso di buona rispondenza, occorrerà preparare un contratto di locazione e un preciso regolamento, così da evitare che la zona diventi, come qualcuno in sala, scherzosamente, l’ha definita, una “favela organizzata” (o un giardino ricreativo). Costo stimato dell’operazione, qualora dovesse andare in porto, tra i 10 e i 13mila franchi.
Due parole, per concludere, anche sul nuovo sito web, elaborato da Nicola Monotti. Sarà attivato dal primo gennaio 2022 e consentirà agli oltre 830 cittadini patrizi di disporre di un pratico strumento di comunicazione. Gli utenti avranno la possibilità d’interagire immediatamente con l’Amministrazione, saranno informati in tempo utile su tutto ciò che interessa la vita dell’ente (eventi, riunioni, progetti), rafforzandone così l’immagine. Di facile navigazione, offrirà servizi, collegamenti utili come pure una finestra sul passato, per stare sempre vicini in ogni momento al territorio e a quello che vi accade.