laR+ Locarnese

Onsernone, costruire comunità riattando case

Il Municipio ha pronti due messaggi che, se approvati, stimoleranno la ristrutturazione e il recupero del patrimonio abitativo. Utile alle famiglie

15 novembre 2021
|

Valle Onsernone, nuovi nuclei familiari (meglio se con bambini) cercansi. Da tempo confrontata con il preoccupante fenomeno dello spopolamento (e con il progressivo invecchiamento della popolazione, discorso che tocca l’intero Canton Ticino), la vallata locarnese, con le sue circa 830 anime, sta cercando in ogni modo di avviare una fase di ripopolamento in modo da assicurare linfa vitale per il futuro del territorio. Le autorità municipali da anni stanno investendo per attirare giovani coppie e convincerle a stabilirsi lassù, così da donare un nuovo orizzonte ai villaggi in crisi. Lo hanno fatto ad esempio favorendo il coworking per coloro che sono alla ricerca di un posto diverso dove continuare il proprio lavoro, sempre più connesso e smart, o in cui iniziare magari una nuova attività.

Sussidio comunale a favore dei proprietari d’immobili pronti a investire

L’idea è quella di sfruttare il patrimonio abitativo sfitto o inutilizzato per metterlo a disposizione di potenziali interessati. A tale scopo all’ordine del giorno della seduta di Consiglio comunale del 3 dicembre, il Municipio sottopone due messaggi che vanno in questa direzione. Il primo prevede lo stanziamento di un credito di 200mila franchi da destinare quale sostegno a favore dei proprietari che intendono riattare o costruire abitazioni a uso primario (con tanto di regolamento d’applicazione). Il secondo è la concessione (anche questa in base a uno specifico regolamento) d’incentivi a favore di nuove famiglie o nuclei familiari domiciliati o residenti, con figli in età prescolastica o che frequentano le scuole primarie dell’istituto vallerano.
L’obiettivo ultimo, come detto, è quello di dare nuova linfa vitale a una splendida vallata dove crescere una famiglia significa sì dover affrontare qualche inconveniente tipico delle zone discoste, ma al tempo stesso garantirsi uno stile di vita cadenzato da ritmi tranquilli, paesaggi naturali splendidi, in un territorio che è a “vocazione” family. Con analoghe proposte i paesi potranno crescere accogliendo le giovani famiglie; si favorirà una ripresa della natalità, sostenendo le reti sociali che rendono vitali le piccole realtà delle valli.

L’esempio della Lavizzara, con gli aiuti mirati che hanno dato i primi risultati

«Per l’allestimento di questi messaggi – osserva il sindaco, Stephan Chiesa – abbiamo preso spunto da quanto fatto altrove, in Lavizzara ad esempio, dove gli sforzi dell’Amministrazione e le varie agevolazioni hanno già portato all’insediamento di una decina di nuclei familiari. Da parte nostra, vorremmo riuscire a convincere i proprietari di case disabitate o da riattare a metterle sul mercato o ad affittarle a giovani coppie. Oggi purtroppo ciò non avviene e spesso le abitazioni vengono messe a disposizione più che altro dei vacanzieri (quando non vengono lasciate diventare fatiscenti e inutilizzabili, ndr). Questi sussidi, se il legislativo accetterà la nostra idea, saranno quindi una sorta di stimolo. Sfruttare il capitale immobiliare esistente rivalorizzandolo consentirà alle famiglie di diventare risorsa per lo sviluppo della comunità, permettendo di mantenere strutture vitali come la scuola, oggi minacciata di chiusura dalla mancanza di bambini e garantendo i servizi di base alla cittadinanza come i trasporti pubblici. A tal riguardo posso già sin d’ora assicurare l’impegno dell’Amministrazione per garantire anche l’anno prossimo questa istituzione in valle. Se vogliamo far rinascere la valle e assicurarle un futuro non possiamo prescindere da sede delle Elementari e asilo. Dopo due anni di pandemia, la gente ha riscoperto il piacere di vivere a contatto con la natura. È un valore sul quale investire per il nostro futuro e per quello delle nostre montagne. Chissà che approfittando dell’offerta di spazi abitativi qualcuno non maturi l’idea d’insediarsi nel nostro comprensorio. Per il Comune si tratta di uno sforzo finanziariamente rilevante, ma non sarà un salto nel buio. Siamo convinti che ci sarà un ritorno».

Leggi anche: