Locarnese

Salva, il nuovo Regolamento dei dipendenti e la sua incidenza

Il Servizio ambulanza del Locarnese sta valutando cosa cambierà con la sua introduzione. Ai Comuni un fabbisogno da coprire di 2,41 milioni

28 ottobre 2021
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Che ne sarà della pandemia nel 2022? Secondo gli esperti potrebbe essere sotto controllo nella prossima primavera. Meglio, comunque, non illudersi troppo, poiché salvo poche eccezioni le malattie infettive difficilmente se ne vanno del tutto. Motivo per cui anche per chi è chiamato a fare previsioni (nello specifico di tipo finanziario), la prudenza è di rigore. È il caso del Salva, il Servizio ambulanza Locarnese e valli (Salva) che ha trasmesso ai Comuni e ai delegati le stime di spesa per il 2022. Cifre che saranno poi discusse e votate in occasione dell’Assemblea, prevista il 29 novembre, a Locarno.

Personale, un leggero aumento delle forze

Nella stesura del documento contabile, i responsabili hanno considerato una situazione di lento ritorno alla normalità, con la ripresa di quelle manifestazioni sul territorio e di erogazione di servizi (corsi di formazione ad aziende, privati, istituzioni). Le cifre riassuntive del preventivo 2022 fanno stato di uscite di 7,89 milioni, ricavi per 5,48 milioni e un fabbisogno da coprire dai Comuni di 2,41 milioni di franchi. Ciò che corrisponde a un costo pro capite di 34,63 franchi. Importo, quest’ultimo, che nell’ultimo decennio, nonostante l’incremento marcato del numero degli interventi, l’ente ha saputo mantenere stabile. Il tutto sempre garantendo un servizio di soccorso preospedaliero efficace e professionale.
Come sempre, a farla da padrone a livello di uscite, sono i costi legati al personale, che con 5,88 milioni costituiscono il 74,5% dei costi complessivi dell’associazione. Ma, prossimamente, le cose potrebbero cambiare. Il Comitato sarà infatti chiamato a dire la sua sull’adozione del Regolamento organico dei dipendenti della Federazione cantonale ticinese dei servizi ambulanza. Se in altre sedi è già stato preavvisato, alla Peschiera, sede del Salva, si è preso tempo per approfondire i vari contenuti. Negli ultimi anni, tuttavia, si è cercato di precorrere i tempi, aumentando le risorse e rivedendo alcune indennità. Questo per evitare di trovarsi poi impreparati quando il nuovo Regolamento verrà introdotto, con conseguenze sui costi operativi e sul fabbisogno in termini di risorse umane.
Proprio per quanto riguarda le unità complessive, nel 2022 è previsto un incremento di quasi un’unità. Non saranno solo i professionisti della materia a conoscere una variazione, bensì anche i volontari attivi per il servizio. Oggi se ne contano 41 unità, ma 11 iscritti al corso di formazione di nuove leve si stanno affacciando sulla scena. A preventivo si stima che il loro impiego dovrebbe attestarsi sulle 11mila ore di servizio l’anno prossimo.

Il ritorno dei grandi eventi di richiamo

Detto della voce uscite, due parole vanno spese, ovviamente, anche per gli introiti. I ricavi dal settore ambulanza (che generano il 60% delle entrate del Salva) dovrebbero raggiungere i 4,81 milioni di franchi, leggermente meno di quanto registrato a consuntivo 2020. Ovviamente fare calcoli precisi non è facile, da momento che sul numero di missioni di soccorso pende la spada di Damocle del Covid. La pandemia può infatti giocare un ruolo determinante sull’interventistica. Se il 2022 consentirà lo svolgimento di manifestazioni di grande richiamo (Moon & Stars, Film Festival ecc...) e l’organizzazione di corsi di formazione alle aziende e al pubblico, dai vari dispositivi sanitari il Salva dovrebbe poter ricavare sui 150mila franchi. Altri 568mila saranno gli introiti per contributi e sussidi (in aumento). Prosegue anche la raccolta fondi tramite la campagna sostenitori, che di anno in anno è confrontata con un aumento delle persone sensibili alla causa del Salva. Nel 2020, a titolo informativo, sono entrati nelle casse dell’Associazione circa 285mila franchi.
Accanto al preventivo, i delegati saranno chiamati a deliberare anche su un credito di 280mila franchi per l’acquisto di una nuova ambulanza. La durata di vita media di un veicolo di soccorso si attesta attorno ai 9 anni. Spazio di tempo durante il quale percorre, mediamente, 230mila km.