La nuova iniziativa dell’Organizzazione turistica regionale, con una pubblicazione per tutti i viaggiatori
Scoprire le ricchezze naturali e culturali delle quattro valli del Locarnese in maniera coinvolgente e soprattutto sostenibile: percorrendole a piedi, pernottando in loco, acquistando prodotti a chilometro zero e sostenendo così l’economia locale. L’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli (Otlmv) innova, dando vita a una serie di proposte che invitano ad andare oltre il turismo di giornata mordi e fuggi e ad apprezzare le perle nascoste del territorio.
Da alcuni giorni online sul sito dell’Otlmv, “Dieci modi per scoprire le valli… al tuo ritmo” presenta, in una ventina di pagine riccamente illustrate, dieci proposte di soggiorno fra la Valle Onsernone, le Centovalli, la Vallemaggia e la Valle Verzasca. Gli itinerari si snodano lungo alcuni tra i sentieri più belli, andando alla scoperta di valli, boschi, cascate, laghetti alpini, panorami mozzafiato, senza tralasciare le mille testimonianze che rimandano all’antica presenza dell’uomo, che con sudore e fatica ha plasmato nei secoli un territorio spesso aspro, ma di rara bellezza. Villaggi, monti, cascine, casolari, alpi in cui ancora si producono ottimi formaggi, mulini, chiesette, cappelle votive, musei, particolarità geologiche e botaniche, specialità gastronomiche: nessuna delle chicche locali sfugge all’occhio attento della pubblicazione.
“L’iniziativa – indica l’Otlmv in una nota inviata ai media –, vuol essere un invito a concedersi più tempo per esplorare, con spirito curioso, questi territori così ricchi, affascinanti e unici. Suggerisce, soprattutto, un modo più eco-sostenibile di fare turismo. Le escursioni proposte sono alla portata di (quasi) tutti gli appassionati della camminata”.
Raggiungendo il punto di partenza coi mezzi pubblici, il territorio si scopre poi essenzialmente a piedi, sull’arco di due, tre o anche più giorni, facendo capo per il pernottamento ai piccoli alberghi, ristoranti con pensione, ostelli o rifugi che si trovano lungo il percorso. L’attenzione del lettore è anche attirata verso le specialità gastronomiche e artigianali locali, reperibili presso piccoli produttori del luogo.
«Così facendo – spiega il direttore dell’Otlmv, Fabio Bonetti – cerchiamo d’invitare il nostro ospite ad ampliare la propria esperienza di vacanza. L’idea è di proporre qualcosa di diverso dal solito turismo di giornata nelle valli, di promuovere un approccio più lento e sostenibile, di valorizzare il territorio facendo in modo che vi siano anche maggiori ricadute economiche rispetto a quel turismo mordi e fuggi dal quale le valli ricavano spesso più disturbo che benefici. Insomma, noi crediamo che le periferie, le nostre valli, abbiano un grande potenziale turistico inespresso, che vogliamo contribuire a sviluppare armoniosamente in sinergia, naturalmente, con i centri urbani».
È proprio quello che si prefiggono anche i vari Masterplan, i piani di sviluppo per le zone periferiche, elaborati dall’Ufficio dello sviluppo economico del Cantone in collaborazione con gli enti regionali e le associazioni locali.
«La nuova proposta – specifica Vanesa Gorgal, project manager che si occupa dello sviluppo di progetti turistici all’interno del Masterplan – ha lo scopo di presentare questi territori nella loro integrità, varietà e unicità: caratteristiche che riusciamo sorprendentemente ad apprezzare ancora di più quando ci avviciniamo a essi con umiltà, rispetto e con il giusto tempo. Tempo che concediamo anche a noi stessi peraltro, per ricaricarci, per rilassarci e per stare bene. Un beneficio ambivalente, insomma, che è ciò che dovremmo auspicare per uno sviluppo territoriale e turistico sostenibile. Lo sviluppo di prodotti turistici passa proprio da qui: valorizzare l’identità del territorio e integrarla in esperienze turistiche autentiche e arricchenti, che permettano al visitatore di conoscerle e apprezzarle, con il minor impatto ecologico possibile».