Votati dagli Stati i crediti Cisin: 5 milioni andranno all’impianto, che ne costerà circa 17. Ospiterà ciclismo e atletica, forse uno stand di tiro e un centro medico
Il Velodromo Ticino previsto a Tenero (l’ipotesi Losone è praticamente scartata) avrà sicuramente anche contenuti per la pratica dell’atletica e forse addirittura per il tiro, con uno stand a 50 metri. Ticino Cycling, capofila dell’importante progetto, sta valutando il da farsi unitamente a Coop (proprietaria del terreno) e non esclude il coinvolgimento di partner non prettamente sportivi, come ad esempio un centro medico.
Alla “Regione” lo dichiara Fabio Schnellmann, presidente di Ticino Cycling, cui Swiss Cycling ha demandato i compiti organizzativi e di pianificazione dell’investimento. I dettagli del progetto emergono nel giorno in cui, all’unanimità, il Consiglio degli Stati ha approvato i cosiddetti “crediti di impegno” per aiuti finanziari a impianti sportivi di importanza nazionale. Nel messaggio del Consiglio federale – che forse già a dicembre andrà al Nazionale – si parlava di un volume complessivo di 67 milioni di franchi per il periodo 2022-27, ma gli Stati ne hanno concessi addirittura di più, arrivando a quota 79,83 milioni. Cinque di questi milioni andranno al Velodromo Ticino, l’impianto combinato per, appunto, atletica leggera e ciclismo, promosso dalle rispettive federazioni nazionali e previsto – ormai è sicuro al 90% – sul terreno a nord del centro commerciale di Tenero, di proprietà Coop. «La scelta dell’ubicazione su Tenero piuttosto che su Losone è motivata in primis da questioni logistiche, vista la necessità di prevedere la struttura nelle adiacenze del Centro sportivo nazionale di Tenero – rileva Schnellmann –. Con Coop c’è un accordo verbale e assieme stiamo valutando diverse ipotesi di contenuto che affianchino le superfici per la pratica del ciclismo e dell’atletica».
Il messaggio del Consiglio federale riguarda la Concezione degli impianti sportivi di importanza nazionale 5 (Cisin 5). A proposito del Velodromo Ticino vi si legge che il modello di struttura combinata per l’allenamento indoor “si è rivelato efficace in Francia e nei Paesi Bassi”. Nello specifico, “un velodromo ha corsie di lunghezza di 250 metri e richiede di conseguenza uno spazio considerevole. La superficie all’interno dell’ovale dovrà essere usata principalmente per le necessità dell’atletica leggera”. L’idea di progetto prevede un circuito da 200 metri con 4 corsie, un impianto per lo sprint di 60 metri, installazioni per il salto in alto, il salto con l’asta e il salto in lungo, nonché un impianto per i lanci.
Si sa dunque che l’impianto dovrà essere utilizzato per l’allenamento e le competizioni di entrambe le discipline sportive: l’atletica leggera lo sfrutterà soprattutto d’inverno, mentre il ciclismo tutto l’anno, sia con Swiss Cycling, sia con Ticino Cycling. Già nelle considerazioni federali viene evidenziato che “l’impianto dovrà essere accessibile anche ad altre federazioni e associazioni sportive nonché allo sport del tempo libero (analogamente al velodromo di Grenchen)”. I costi per la costruzione ammontano a circa 17 milioni di franchi e l’aiuto finanziario previsto dalla Cisin è di 5 milioni di franchi al massimo.
Parlando di tempistica, Schnellmann rimane prudente, soprattutto «considerando i tempi della politica e il fatto che sarà necessario seguire la procedura della Legge sulle commesse pubbliche. Difficile quindi fare delle ipotesi plausibili. In ogni caso, si parla di crediti per il periodo 2022-27, quindi entro la scadenza bisognerà avere almeno un progetto definitivo». Del progetto di massima si è occupato lo studio d’ingegneria Passera & Associati, ma il lavoro, aggiunge Schnellmann, «è naturalmente in continua evoluzione, vista… l’entrata in pista dell’atletica e la prospettiva di avere altri contenuti».
Va ricordato che sul terreno in questione continua a svettare la ciminiera dell’ex cartiera, per cui Coop ha recentemente presentato una domanda di demolizione (ma, si suppone, non in relazione all’arrivo del Velodromo Ticino) che il Comune ha osteggiato.
Nell’ambito del pacchetto Cisin 5 sarà sostenuto anche il centro polisportivo e degli eventi (Pse) di Cornaredo, a Lugano, dove i costi per l’intera ricostruzione dell’area ammontano a quasi 200 milioni di franchi. Il volume d’investimento per il complesso sportivo in sé è di 65 milioni di franchi, con un aiuto finanziario previsto dalla Cisin di 5 milioni di franchi al massimo.
Allo scopo di rendere ancora più flessibile la concessione di crediti (evitando, come accaduto in passato, di dover approvare finanziamenti transitori per progetti urgenti) i senatori a netta maggioranza hanno praticamente raddoppiato la voce di bilancio “Diversi ulteriori impianti sportivi di importanza nazionale”, portandola a 15 milioni. Dal 1998 la Confederazione concede aiuti finanziari alla costruzione di impianti sportivi nel quadro del Cisin. È la quinta volta che Berna lo proroga.
Grazie a questi contributi è stato possibile promuovere lo sviluppo delle prestazioni degli atleti dei quadri nazionali nel confronto internazionale e posizionare la Svizzera come luogo di svolgimento più competitivo per le gare internazionali di alto livello. Gli impianti Cisin non sono però destinati unicamente allo sport di prestazione, ma sono a disposizione anche dello sport per i giovani e di massa, principalmente per scopi formativi, ha precisato all’Ats-Keystone il relatore commissionale, Hannes Germann. La Confederazione, ha proseguito il democentrista sciaffusano, partecipa ai costi di costruzione per ogni impianto o progetto con una quota tra il 5 e il 25%. Con i progetti Cisin sinora realizzati è stato generato un volume complessivo di investimenti di circa 1,7 miliardi.