Locarnese

Locarno, per i giovani la Città promette più aiuti

Il Municipio risponde agli atti politici di Socialisti e Verdi e vara un suo piano di misure per favorire questa fascia d'età, toccata anche dalle conseguenze del Covid

((Nancy Lunghi, Ti-Press))
20 agosto 2021
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Politica giovanile, Il Municipio di Locarno intende incrementare i suoi sforzi per dare risposte concrete ed efficaci alle richieste di questa fascia d'età.  Lo conferma in una nota il Municipio. Lo stesso, prendendo atto dell’evoluzione degli ultimi mesi e delle difficoltà crescenti affrontate, fa sapere di aver pronto un piano con una serie d'iniziative diversificate e complementari. La municipale capo del Dicastero Giovani, Nancy Lunghi, ritiene che “Investire nei giovani non significhi solo scuola, bensì ascolto, coinvolgimento, prospettive e salute mentale. Abbiamo intenzione d'impegnarci proprio in tal senso con tutta una serie di progetti”.

I segni lasciati dalla pandemia

Studi e ricerche recenti hanno documentato il grande impatto che la pandemia di Covid-19 ha avuto sui giovani, scrive l'Esecutivo. “Seppur risparmiati dalle conseguenze più gravi del contagio sulla salute fisica, molti giovani sono stati toccati in maniera importante a livello della salute e del benessere psichico, dello sviluppo, delle relazioni familiari e sociali, della stabilità del percorso professionale e formativo. A fronte di questa constatazione, il Municipio coglie l’occasione della risposta all’interrogazione del PS  e all’interpellanza de’ I Verdi a favore dei giovani. Con riferimento in particolare alla fascia di età 16-25, l'autorità citrtadina si impegna a realizzare, nei prossimi anni una serie d'iniziative, continuando così una lunga tradizione che vede Locarno particolarmente attenta alle questioni giovanili e sfruttando l’impulso dato dal recente processo UNICEF “Locarno Comune amico dei bambini”, che ha visto la Città ottenere quale prima realtà ticinese la prestigiosa certificazione.

Collaborazione stretta con i partner

Tra gli impegni presi la conferma della priorità di sviluppare un approccio di prossimità nel Locarnese con la Fondazione Il Gabbiano centrato sull’implicazione dei giovani secondo il modello peer-to-peer, e la
riattivazione di un gruppo operativo sui giovani per seguire l’evoluzione dei bisogni, rinforzare la prevenzione e la cooperazione tra i vari attori. La Città si impegna inoltre a intraprendere, con il sostegno di Radix Svizzera Italiana, un nuovo programma d'azione precoce a favore dei giovani, che permetterà di coinvolgere le comunità e gli attori per rilevare i bisogni e i fattori di rischio, ma anche di definire dal basso le misure di risposta più adeguate. Questo processo partecipativo permetterà di sviluppare ulteriormente, con i soggetti interessati, le politiche e gli interventi che li riguardano. Sempre nell’ottica di prevenzione del disagio giovanile, il Municipio allarga lo sguardo alle famiglie e conferma il suo sostegno a progetti innovativi, come quello dell’Associazione L’ORA, che dovrebbe partire nel prossimo anno.

Un pensierino alla Rotonda, un aiuto alle aziende che assumono apprendisti

Restano pure confermate le attività pianificate nel quadro del processo UNICEF “Locarno Comune amico dei bambini”, tra cui alcuni interventi concreti che diventano oggi sempre più pertinenti: l’impegno per rendere la Rotonda un luogo più fruibile per i giovani e i vari interventi infrastrutturali per migliorare mobilità e gli spazi. Infine, il Municipio rinnova il suo supporto alle tante proposte a favore dei giovani presenti nel Locarnese (i progetti di Pro Juventute, il progetto Midada, il Centro Giovanile, per citarne solo alcune) e il suo impegno a facilitare la transizione scuola-lavoro, per esempio continuando ad aiutare le aziende che assumono apprendisti.
“Il filo conduttore che unisce tutte queste iniziative e attività è la partecipazione, dei giovani in primis, ma anche di tutti gli attori coinvolti e dei cittadini. La situazione pandemica – conclude il comunicato di Palazzo Marcacci – con le sue profonde e molteplici conseguenze, ha infatti dimostrato che solo mobilizzando, implicando e cooperando con tutte le forze a disposizione è possibile fare fronte ai nuovi bisogni emergenti”.

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