Locarnese

Tenero, un 2020 complesso per l'Associazione Armonia

Lo scorso anno sono state accolte poco più di 20 persone (fra donne e bambini): le restrizioni per il Covid hanno reso il lavoro particolarmente difficile

Con il distanziamento sociale cresce la solitudine (Ti-Press)
29 agosto 2021
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Il 2020 è stato un anno molto particolare e difficile per l’Associazione Armonìa, con sede a Tenero, che ha dovuto confrontarsi con l’emergenza da Covid-19 ma affrontare anche i diversi cambiamenti all’interno dell’équipe delle operatrici. Operatrici a cui va riconosciuto il merito di aver reagito alla pandemia con grande coraggio, impegno e professionalità: parole di Linda Cima-Vairora espresse in occasione dell’annuale assemblea che ha permesso alla presidente e al comitato di presentare quanto fatto da Casa Armònia e Consultorio Alissa, due strutture particolarmente preziose anche in tempo di pandemia.

Restrizioni anti-Covid e aumento dell'isolamento femminile

Le restrizioni messe in atto per arginare la diffusione del virus a livello pratico hanno aumentato l’isolamento delle donne accolte da Casa Armònia. Questo ha determinato anche una crescente diffidenza a intraprendere scambi tra le utenti e in parte minore anche con le operatrici. In particolare, se prima della pandemia una bevanda calda o un pasto condiviso erano momenti importanti, in seguito questo non è più stato possibile e anche il tempo dedicato ai colloqui è stato diminuito per questioni di sicurezza sanitaria. Anche i rapporti tra le ospiti stesse hanno in alcuni momenti sofferto a causa della situazione d'incertezza e di diffidenza.

Possono sembrare questioni di poco conto, ma in realtà sono molto importanti. Le restrizioni riguardanti il distanziamento fisico hanno reso il lavoro particolarmente difficile, sia per la donna stessa sia per le operatrici che si sono rese conto di quanto siano d’aiuto una carezza e il prendersi del tempo per il semplice atto dell’ascolto stando vicino fisicamente a chi soffre. I colloqui in presenza avvenivano, ma la situazione sanitaria richiedeva di limitarne il tempo. E i colloqui telefonici potevano solo in parte supplire a questa mancanza. Nel rapporto sull’attività 2020, le operatrici si sono soffermate più volte sulla difficoltà dell’essere privati “di quella vicinanza rassicurante e di quella stretta di mano tanto importanti nel nostro lavoro, che non possono essere sostituite dalle parole. Ci siamo di conseguenza impegnate per far parlare gli occhi e abbiamo provato a mettere tutto il nostro calore fisico nelle parole”.

Segnalazioni del Servizio per l'aiuto alle vittime

Nel 2020 Casa Armònia ha accolto 12 donne e 10 bambini, la maggior parte delle quali sono arrivate su segnalazione dei vari servizi presenti sul territorio, in particolare del Servizio per l’aiuto alle vittime di reati (Lav) e delle forze dell’ordine; le autosegnalazioni sono state 3. Il momento immediatamente precedente l’accoglienza è una fase delicata, che richiede un’attenta analisi della segnalazione nel contesto di un lavoro di rete con i servizi segnalanti per valutare l’opportunità o meno di accogliere la persona che esprime la richiesta di aiuto. La presa a carico, come già sottolineato in altre occasioni, è resa sempre più difficile dalle complesse situazioni a livello psicologico e sociale che si presentano; pure molto impegno e un’attenta lettura delle situazioni sono richiesti nell’occuparsi di persone che provengono da altre culture. L’Appartamento, spazio abitativo separato da Casa Armònia messo gratuitamente a disposizione da una persona generosa, si sta rivelando un’esperienza molto importante come struttura di passaggio per le donne che hanno terminato il loro percorso a Casa Armònia, ma che non hanno ancora trovato un appartamento proprio.

Consultorio Alissa: oltre cento le telefonate

Il Consultorio Alissa ha pure continuato la sua attività nel rispetto delle norme anti-Covid, offrendo consulenze in ufficio o telefoniche (091 826 13 75) il martedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 13 alle 17.30, il venerdì dalle 8 alle 12. Diverse sono state le chiamate per richieste di ascolto e informazioni: al Consultorio si sono rivolti 80 donne, sei uomini, una coppia e 18 servizi. Le problematiche sono state soprattutto di carattere familiare. Accade che una persona decida di recarsi al Consultorio per una prima raccolta d'informazioni riguardo le pratiche di separazione/divorzio e durante il racconto emergano problematiche legate alla violenza all’interno della coppia. Si rivolgono al Consultorio per essere ascoltate, credute e per cercare di trovare una soluzione alla situazione nella quale si trovano.

Ascolto, informazione e accoglienza sono d’altronde le parole che guidano l’associazione da 30 anni, una storia d’impegno contro la violenza domestica racchiusa nel libro “30 anni Associazione Armònia” che può essere richiesto al numero telefonico della Casa o del Consultorio.