A un anno e mezzo dall'inoltro della candidatura a Parigi, ufficializzata l'iscrizione nella lista mondiale. Il Cantone: “Impegno per la conservazione”
Il Dipartimento del territorio ha ufficializzato pochi minuti fa l’iscrizione delle faggete delle Valli di Lodano, Busai e Soladino, nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco.
A un anno e mezzo dall’inoltro della candidatura a Parigi, il riconoscimento è arrivato: le faggete delle Valli di Lodano, Busai e Soladino (assieme alla solettese Bettlachstock) saranno accorpate al bene seriale “Faggete antiche e primarie dei Carpazi e altre regioni d’Europa” che unisce un centinaio di siti distribuiti in diciotto nazioni europee.
La conferma è giunta nel corso della 44esima seduta del comitato del Patrimonio mondiale dell’Unesco ed è stata siglata con un evento stamane a Lodano, alla presenza delle autorità federali, cantonali e comunali. All’incontro presso il Palazzo comunale e patriziale valmaggese dopo il video-saluto della direttrice dell’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam) Katrin Schneeberger sono intervenuti il coordinatore Ufam della candidatura elvetica Carlo Ossola, il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, il sindaco di Maggia Andrea Sartori e il presidente del Patriziato di Lodano Christian Ferrari; e il moderatore dell’evento Aron Piezzi, presidente dell’Antenna Vallemaggia.
Le congratulazioni cantonali, in particolare del Dipartimento del territorio, si uniscono al plauso dell’Ufficio federale dell’ambiente per un progetto di qualità costruito e promosso da comunità locali, autorità comunali e servizi cantonali. Ora si guarda avanti, con l’impegno a garantire la conservazione, la valorizzazione e una gestione efficace di questo significativo ecosistema forestale.