Locarnese

Santa Chiara, nominato il Cda transitorio

I vertici provvisori della struttura sanitaria sono quattro, alla testa un commissario straordinario. A loro il compito della gestione, dopo mesi d'impasse

I quattro nomi del Cda transitorio della Santa Chiara sono stati scelti lunedì dall'assemblea degli azionisti (foto archivio Ti-Press)
13 luglio 2021
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Decisi ieri (lunedì 12 luglio) i nomi per il consiglio di amministrazione (Cda) transitorio della Clinica Santa Chiara di Locarno; a riportarlo è il 'Corriere del Ticino' (Cdt). Quattro persone avranno il compito di gestire la struttura sanitaria nel complesso periodo di transizione dovuto al passaggio di proprietà. Cioè fino al prossimo 23 luglio, quando si svolgerà l'assemblea degli azionisti del nosocomio locarnese.

I prescelti – si cita il Cdt – sono: Antonio Ventura (della Fiduciaria Antonini), commissario straordinario cui è affidata la presidenza; il direttore generale della Moncucco Christian Camponovo e Donato Cortesi, membro del Cda della clinica luganese. E ancora, Dino Cauzza, amministratore delegato di Swiss Medical Network.

L'incontro di lunedì scorso si è tenuto alla Clinica Moncucco di Lugano e vi han preso parte soci della Fope Holding Sa. La nomina di un Cda transitorio tiene fede all'accordo preso dalle controparti – Swiss Medical Network e Moncucco – durante l'udienza tenutasi giovedì 8 luglio e convocata dal pretore aggiunto di Locarno. La soluzione concorde ha sbloccato un'impasse durata tre mesi circa. La necessità di una gestione transitoria è emersa in seguito alla decisione supercautelare della Pretura di Locarno, che bloccava la delega delle competenze con conseguenze sulla gestione della struttura, determinando ad esempio il blocco degli stipendi per i dipendenti, poi risolto.

Nell'incontro di Lugano, l'assemblea ha confermato altresì le dimissioni degli attuali amministratori, ovvero i dottori Adrian Sury e Maurizio Caporali. Entrambi, in qualità di azionisti di minoranza, si erano opposti all'acquisto della clinica da parte di Moncucco, poiché quella della clinica luganese non era l'offerta più vantaggiosa, rispetto a quella di Swiss Medical Network (la più alta).

 

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