L'area fra il ponte ferroviario e il pozzo di Tegna è stata chiusa per permettere le ricerche del giovane rumeno residente in Italia
Il corpo esanime del 20enne inghiottito dalla corrente nelle gole Ponte Brolla è stato recuperato attorno alle 14, sotto gli occhi di decine di bagnanti e curiosi.
Inghiottito dal fiume dopo essersi tuffato. Sembrerebbe la sorte toccata a un giovane turista – un 20enne rumeno residente in Italia in compagnia di due persone – che, poco prima di mezzogiorno, è stato risucchiato dalla corrente del fiume Maggia, all'altezza delle gole di Ponte Brolla, in prossimità del Grotto America (riporta una nota di Rescue Media). All'inchiesta di polizia, il compito di stabilire le cause della disgrazia.
L'area era stata chiusa per permettere ai soccorsi di lavorare: sul posto sono giunti veicoli delle polizie cantonale e comunale, la squadra dei sommozzatori della Lacuale, la Rega e il Salva. Per il sostegno psicologico è stato richiesto altresì l'intervento del Care Team.
Da nostre informazioni, la squadra dei sommozzatori della polizia ha effettuato ricognizioni fra il ponte ferroviario e l'area del pozzo di Tegna. Le ricerche sono state molto difficoltose, il tratto preso in considerazione infatti è caratterizzato da gole insidiose che, a causa delle forti piogge degli scorsi giorni, si sono trasformate in una vera e propria trappola.
Le condizioni dell'ambiente di ricerca erano talmente ostili che è stato rischioso anche per i sommozzatori impegnati nell'intervento. Nell'ambito dell'operazione, alcuni agenti sono stati indirizzati più a valle per intercettare il corpo qualora fosse stato trascinato dalla corrente fluviale.