Locarnese

Patriziato di Peccia, cariche rinnovate

Tra i progetti più importanti (e onerosi) da realizzare, le migliorie all'alpe Bolla e Froda

Sull'alpe patriziale
7 giugno 2021
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Recentemente hanno avuto luogo le sedute costitutive dell’Ufficio e del Consiglio patriziale di Peccia per la legislatura 2021-2025, dopo le elezioni avvenute in forma tacita. Per l’Ufficio patriziale sono stati riconfermati, senza cambiamenti, il presidente Fausto Rotanzi, il vicepresidente Elio Biadici e i membri Francesca Mattei, Alan Bagnovini e Davide Rotanzi. 

Il Consiglio patriziale, organo legislativo, ha visto la partenza di alcuni storici componenti, da anni impegnati a favore del Patriziato: Fabio Bagnovini, Luciano Mattei, Sandro Medici e Michele Rotanzi. Hanno lasciato il posto a nuove leve e, dopo una legislatura tutta al maschile, anche ad alcune rappresentanti femminili. Il rinnovato Consiglio è quindi composto da: Giancarlo Bagnovini (presidente del Consiglio patriziale), Nicola Bagnovini (presidente della Commissione della gestione), Yari Bagnovini, Nadia Bieri-Vedova, Athos Biadici, Christian Cavalli, Isabella Giulieri Liner, Manuela Giulieri Valsecchi, Luca Mattei, Fabrizio Monaci, Steve Rossi e Simone Vedova.

Il Patriziato di Peccia gestisce e amministra un vasto territorio nel Comune di Lavizzara, comprendente pure l’unica cava di marmo attiva in Svizzera. Tra gli attuali impegni, l'impegno più importante è rappresentato dalle migliorie che verranno avviate prossimamente, dopo ben cinque anni di lavoro preparatorio e di progettazione, all’alpe Bolla e Froda, in Valle di Peccia (l’alpe principale del Patriziato), con un investimento complessivo preventivato in oltre 1,5 milioni di franchi; un'opera disegnata dallo Studio Mignami Ingegneria di Locarno Solduno. Per le modeste possibilità del Patriziato, si tratta di una rilevante operazione di sostegno all’economia alpestre, in un momento difficile, che comporta principalmente il completo risanamento del caseificio al corte della Froda, il potenziamento dell’acquedotto e la formazione di alcuni sentieroni d’accesso ai pascoli per favorire gli spostamenti della mandria. L’alpe è caricato dall’Azienda agricola Manuel e Brunella Ribeiro Pereira di Fusio con 90 mucche da latte, 20 manze, 170 capre e 20 maiali e produce il pregiato formaggio Dop della Vallemaggia, misto latte di mucca e di capra.