Il timore di un nuovo impianto per il 5G provoca due opposizioni, di cui una corredata da oltre 110 firme
Come sempre, dall'incarto non risulta chiaramente che l'antenna servirà per l'approvvigionamento di frequenze necessarie al 5G, ma dalle schede tecniche emerge che facilmente lo può essere. Pertanto, anche a Orselina, come a Locarno e in molti altri Comuni ticinesi, una domanda di costruzione riguardante un'antenna Swisscom (in questo caso sul tetto di una palazzina nei pressi della chiesa parrocchiale) ha suscitato apprensione e almeno due opposizioni. Una è corredata da ben 113 firme, cui dovrebbero aggiungersene altre nei prossimi giorni.
Valentin Bopp, che della raccolta di firme è alla base, fa parte del comitato dell'Associazione frequenze evolutive, nata dal Gruppo Stop 5G. «Lo scandalo è che la stessa Swisscom, in un suo brevetto, fa riferimento ai danni alla salute causati dai campi magnetici. Ma non solo: anche la Confederazione non fa sufficiente chiarezza sull'argomento», con il risultato che le domande di costruzione si moltiplicano, mentre la disinformazione impera. «Inoltre – prosegue – un grosso problema è che le Leggi in vigore in Svizzera non sono sufficienti per tutelare la salute».
L'opposizione (con petizione) al progetto di Orselina è un documento di 12 pagine con cui di base si chiede che la domanda di costruzione venga respinta, e in subordine almeno sospesa “fino a quando saranno disponibili i piani per un approccio prudente all'uso dei campi elettromagnetici, cioè l'uso delle ultime tecnologie e concetti di fornitura che minimizzano le radiazioni”. Seguono approfondimenti sui danni alla salute, con riferimento a diversi studi definiti “indipendenti”.