Onsernone, intervista al nuovo sindaco Stephan Chiesa sugli obiettivi della legislatura, le criticità, le sinergie e i progetti di rilancio del territorio
Stephan Chiesa è il nuovo sindaco della Valle Onsernone. Alla guida della lista "Onsernone Unita" ha colto, con il suo gruppo, un brillante risultato alle elezioni amministrative di aprile. E come un gruppo unito, il suo dovrà lavorare a favore della comunità e mettersi subito al suo servizio. La vittoria è stata il risultato di un lavoro svolto insieme, come tra l’altro indica il nome della lista, che è stato recepito dalla comunità. Puntare sul gioco di squadra (accanto a lui opereranno i colleghi di scuderia Andri Kunz e Sandro Dellamora, mentre i due rappresentanti di Insieme per l'Onsernone Adriano Bellinato e Tiziana Generelli completano la compagine municipale), sulle competenza all’interno dell’amministrazione e sul coinvolgimento della cittadinanza sarà dunque l'obiettivo della legislatura. Classe 1973, sposato e padre di tre figli, attuale responsabile dei cameraman della Rsi, non ha avuto molto tempo per tirare il fiato. La macchina amministrativa ha infatti ripreso a girare. Impegnato su più fronti, Chiesa fa pure parte di realtà associative locali ed è sempre in contatto con molte persone. Da qui la sua conoscenza del territorio e delle diverse anime della comunità vallerana. Affabile, aperto al dialogo e al confronto, sempre disponibile, deve ora mostrare il suo valore alla guida di una realtà periferica nella quale le risorse (umane e finanziarie) non sono certo infinite.
Qual è stato, secondo lei, il fattore che ha spinto gli onsernonesi a preferirla ai suoi antagonisti nella corsa alla poltrona di sindaco?
Andrebbe posta agli elettori questa domanda… Scherzi a parte la popolazione desiderava un cambio di rotta, di persone e di gestione. Certi comportamenti prima e dopo la votazione sul Parco Nazionale non sono stati digeriti né accettati da molti cittadini. In una realtà come la nostra dove tutti si conoscono, il relazionarsi è importantissimo, la gente ha bisogno di contatti e di potersi esprimere liberamente, chiedere consigli, fare proposte o semplicemente chiacchierare con il sindaco o con un municipale. Personalmente ho sempre cercato di essere coerente nelle scelte, questo è un valore che mi sta particolarmente a cuore, ho preso posizione in vari ambiti e dato continuità alle mie idee senza tirarmi indietro. Fatico ad accettare certi compromessi o giochetti dietro le spalle, il nascondersi dietro “la collegialità” che non è altro che un modo per accontentare tutti e nessuno… quando invece l'unico intento dovrebbe essere il bene comune e la trasparenza.
Prime sedute di Municipio, da cosa siete partiti? Quale il primo scoglio da affrontare e superare?
Essendo l’ esecutivo cambiato per i 3/5, è stato molto importante in primis ricordare ai colleghi quali sono i compiti, ruolo e impegni di un municipale, quali sono le mie aspettative e la linea che vorrei adottare in questo triennio. Dopo il giuramento ho fatto il quadro della situazione relativa ai lavori da portare a termine. L'obiettivo prioritario ed essenziale è quello di stabilire un rapporto fondato sulla reciproca fiducia all'interno del Municipio, con i vari collaboratori e con la popolazione, lavorando tutti assieme per il bene della Valle, in modo trasparente, senza partitismi o altro.
Avete già in mente nuovi progetti per accrescere il fascino della valle tutto l'anno che potete anticiparci?
Si, abbiamo alcuni nuovi progetti sul tavolo, non solo per accrescere il fascino della Valle ma anche soprattutto a favore della popolazione, come ad esempio la messa in cantiere del progetto di sistemazione dei viottoli nelle varie frazioni, Loco in primis dove è fermo da decenni. Opereremo con un occhio particolarmente attento nel cercare nuove famiglie interessate a stabilirsi in Onsernone. Al centro di questi progetti vi è la nostra splendida natura con luoghi di attrazione e possibilità di attività ludiche e/o sportive.
Qual'è il suo sogno per questa legislatura?
È riuscire a essere il sindaco di tutti, all'ascolto di tutti. Pensando invece a questa legislatura sicuramente riuscire finalmente ad avere una Valle unita, negli intenti e nella collaborazione con le varie associazioni, con i Patriziati e nei rapporti tra tutte le convallerane e i convallerani delle varie frazioni. Non vorrei più sentir parlare di Bassa valle e Alta valle, privilegiare una frazione o un’altra. Solo così si potrà pensare in grande e riuscire nell’ intento d'invertire il declino demografico in atto portando nuove famiglie in Onsernone.
Ci dia tre validi motivi peri quali una famiglia potrebbe benissimo scegliere di abitare in Valle.
Natura, libertà e sostenibilità. Passato Cresmino e rientrare a casa, tutto resta dietro le spalle: stress, traffico,… pandemia. In valle ci si conosce tutti, ci si aiuta e ci si sostiene. Affitti e terreni sono finanziariamente più accessibili che al piano e il sogno di una casa propria può diventare realtà. Ci si rende conto velocemente di quanto stare a contatto con la natura in Valle sia rigenerante, una scuola di vita per sé stessi e per i propri figli.
Per quale aspetto dell'Onsernone va particolarmente fiero?
La sua storia, la sua natura e la convivialità dei suoi abitanti. L’ essere attaccati alle proprie radici e alle tradizioni. Se si conoscono le associazioni che operano in Valle con tutti i loro volontari, ci si rende conto che vi è un cuore grande che pulsa in Onsernone e la fa vivere…. Questo è impagabile.
Parliamo di viabilità: in Onsernone, si sente spesso dire, mancano posteggi e l'incrocio delle auto è davvero problematico. Un nervo scoperto. Pensa sia possibile migliorare questo contesto?
In Valle una sola strada attraversa i paesi, giocoforza i posteggi sono in prevalenza sulla strada cantonale. Se da una parte chi ci abita sa dove posteggiare per non arrecare problemi al traffico, d'altra parte non sempre si può dire altrettanto per chi la frequenta periodicamente. Le multe non sono un deterrente né un guadagno per il Comune. Con successo abbiamo messo a concorso alcuni posteggi comunali per i residenti, ora tutti occupati, il servizio ai domiciliati fa piacere e aiuta. Abbiamo idee che stiamo vagliando e altre in progettazione. Alcuni progetti vorremmo andassero in porto più facilmente con l’ aiuto del Cantone che purtroppo spesso nega quelli presentati da privati senza prendere sufficientemente in considerazione la nostra realtà.
Altro tema scottante, quello dei campeggiatori abusivi. L'incantevole territorio attira frotte di visitatori e turisti che, in mancanza di strutture d'accoglienza, posteggiano o passano la notte un po' ovunque, incuranti delle proprietà e dei divieti. Come arginare questo fastidioso problema? A che punto è il progetto del campeggio alpino nella Valle di Vergeletto?
"Il progetto di campeggio, come altri progetti in Valle, si è arenato dopo la netta bocciatura del Parco Nazionale… facendo sembrare tutto molto, troppo difficile da realizzare senza i contributi promessi da Berna. Ho pertanto da subito preso in mano e a cuore lo studio per un campeggio nella Valle di Vergeletto, che permetterebbe di regolamentare e soddisfare le esigenze di tutti. Va però detto che la grande maggioranza dei campeggiatori “abusivi” rispetta il territorio, salvo alcune eccezioni non abbiamo riscontrato gravi infrazioni.
Come giudica i rapporti di collaborazione con i vicini delle Terre di Pedemonte e le Centovalli?
Siamo in buoni rapporti, lavoriamo regolarmente a stretto contatto su vari temi comuni. Chiaramente ci possono essere anche delle divergenze di opinione su qualche progetto, essenzialmente dovute alle diverse realtà nelle quali i tre Comuni si trovano. Ma nel complesso si arriva a quell’ unità d’intenti che non può che giovare all’ intera regione.