Dodici realtà museali del Locarnese confluiscono in un unico opuscolo per locali e turisti. L'obiettivo: una coesione dell'offerta
Si chiama “Luoghi d'arte nel Locarnese”, l'iniziativa che mancava per la messa in rete dei musei della regione. L'hanno ideata Boris Croce della Fondazione Ghisla di Locarno e Diego Stephani della Fondazione Museo Mecrì di Minusio. A ruota hanno aderito Fondazione Matasci per l'Arte di Tenero, Centro culturale Elisarion di Minusio, Fondazione Remo Rossi, Museo Casa Rusca, Museo Casorella e Fondazione Marguerite Arp di Locarno, Museo Castello San Materno, Museo Comunale d'Arte Moderna e Fondazione Monte Verità di Ascona, nonché Museo Centovalli e Pedemonte.
«L'idea nasce dall'esigenza di condividere un obiettivo – farsi conoscere e visitare – e apparire tutti assieme, come offerta museale della regione, su un supporto unico», ha spiegato Croce. Ne emerge un mosaico dall'offerta variegata, dove ognuno dei tasselli ha le sue specificità. «La vera mèta – ha aggiunto – è però una vera, tangibile coesione dell'offerta, creando una comunità che sia riconoscibile come tale».
In concreto, “Luoghi d'arte” è un opuscolo quadrilingue che presenta le diverse realtà locali e dà tutte le informazioni essenziali (luogo, orari, sito, numeri). Grazie al coinvolgimento dell'Organizzazione turistica regionale – rappresentata da Benjamin Frizzi – viene distribuito nei 6 infopoint e in altri luoghi sensibili (ad esempio le biblioteche) ed è scaricabile dal sito dell'Otlmv (www.ascona-locarno.ch).
Importante notare, ha commentato Stephani, che «il progetto è in continuo rinnovamento, e questo grazie alla sua estensione digitale. L'opuscolo rimanda infatti ai singoli siti internet, dove viene presentata l'offerta di dettaglio dei vari musei». Per l'ente turistico, stando a Frizzi, «è un bel segnale, nel quale l'Otlmv non poteva non credere, fornendo di conseguenza il giusto supporto. Il tema è che sul territorio, anche a livello culturale e artistico, c'è bisogno di più collaborazione. Progetti di messa in rete come questo aiutano oltretutto un travaso di visitatori da una realtà all'altra. Turisticamente parlando, il Locarnese si è aperto a nuovi segmenti, il che porta sempre ospiti nuovi con interessi nuovi».
Turisti ma non solo, ha specificato Croce, visto che destinatari sono anche i locali, e con essi si intendono pure la scuole. «Mai come adesso – ha sottolineato il curatore della Fondazione Ghisla – l'arte è importante nella crescita della società».
La veste grafica dell'opuscolo è stata realizzata dallo studio Atelier 212 di Minusio