Palacinema a Locarno e Otello ad Ascona rompono gli indugi con una programmazione mista che vuol fare di necessità virtù
Restituisce l'immagine di un "climber" in arrampicata libera, senza corde, la situazione dei gestori di sale cinematografiche: una faticaccia per risalire la parete resa scivolosa dagli effetti della pandemia; l'obiettivo se non di una vetta, almeno di un promontorio da cui godere un nuovo panorama; ma anche l'infido vento trasversale costituito da una distribuzione con il freno a mano tirato e da nuove possibili restrizioni qualora vi fosse una recrudescenza dei casi di Covid-19 (facciamo le corna).
In casi simili è necessario fare di necessità virtù, devono aver pensato al Palacinema di Locarno, dove il rilancio parte con prudenza, ma soprattutto con l'intelligenza di un abbinamento fra i (pochi) “blockbuster” a disposizione e un'offerta per cinefili duri e puri, gli appassionati a prescindere per i quali la magia della sala vale già una buona parte del biglietto, e quella rimanente viene demandata a film possibilmente di qualità. Michael Lämmler, della Enjoy Arena che sin dall'apertura ha preso in mano la gestione di sale e ristorazione, riconosce lo sforzo di volere a tutti i costi una ripartenza, pur dovendo confrontarsi ad un contesto non propriamente favorevole: «La situazione è condizionata su larga scala da una distribuzione ancora molto timida, e su scala più ridotta dal fatto che consumare cibo e bevande in sala è ancora proibito, il che da un profilo meramente economico significa l'assenza di una parte importante dei ricavi. Inoltre, vige il tetto massimo dei 50 spettatori, con tutte le misure sanitarie che è necessario rispettare. Tuttavia, la voglia di cinema in sala è forte, ed è pertanto giusto fare tutto il possibile per rispondervi. Noi inizieremo il 7 maggio, un mercoledì, proponendo il nono “Fast & Furious”, che darà il “la” a una programmazione orientata di principio al fine settimana. Per ritrovare un calendario per così dire canonico bisognerà attendere l'autunno, dopo che sarà andato in scena il Film Festival».
Ciò non toglie, come accennato, che l'offerta iniziale potrà comunque attirare variegate fette di pubblico. Oltre ai film di cartellone che passerà il convento della grande distribuzione, il Palacinema vivrà anche e soprattutto d'altro. Lo specifica Roberto Pomari, direttore della Palacinema Sa e persona capace di addentrarsi con sicurezza nei bui cunicoli del settore cinematografico attuale. «L'idea è allestire un'offerta che vada oltre la cinematografia “mainstream”; e con questo penso, ad esempio, ad un focus sulle ultime uscite del cinema svizzero e anche di quello ticinese, con fiction e documentari prodotti localmente»; è quello che Lämmler, opportunamente, chiama “cinema a chilometro zero”. A questo si sta lavorando con la Ticino Film Commission, notoriamente anch'essa di casa al Palacinema.
Una scelta molto più di qualità che non di quantità è stata operata anche ad Ascona, dove la programmazione dell'Otello è nelle mani di Antonio Prata: «La prima cosa da dire è che si riapre. Con mille dubbi, ma si fa, per riaccogliere il nostro pubblico, che è adulto e appassionato ma nutre probabilmente ancora qualche timore. Non sarà facile reperire i film, in particolare quelli in italiano. Le Major appaiono ancora confuse e constatano che a conti fatti i passaggi in “streaming” non hanno fatto raggiungere i traguardi in cui speravano perchè la sala rimane centrale, e devono pertanto capire come agire per far tornare i loro film nelle sale. La pandemia ha portato una riflessione, da parte dei distributori e di chi fa esercizio, secondo cui vale la pena tornare a lavorare con tutti, e non solo sui grandi circuiti». La sala asconese riparte domani, venerdì, con due titoli che erano in programmazione quando le sale erano state richiuse a dicembre. Parliamo di "Mank", il biopic – doppio Oscar – di David Fincher sullo sceneggiatore di “Quarto potere” Herman J. Mankiewicz (venerdì alle 20.50 in versione originale inglese con sottotitoli in italiano; poi ancora domenica alle 18.10) e di “The Midnight Sky”, diretto e interpretato da George Clooney (sabato alle 20.50 in italiano, e ancora domenica alle 20.20).
L'Otello si ripresenta comunque con una programmazione ridotta (4 o 5 giorni a settimana) ma forte sia di alcuni titoli del cinema svizzero ed europeo (in parte anche italiano) sia delle collaborazioni con i vari cineclub (Alliance française e Amigos de la lengua española). Questo, conclude Prata, «sapendo che arriva l'estate, un periodo normalmente più debole e che porta quindi altre incognite. Non ci aspettiamo subito il botto, ma vogliamo che la gente torni a fidarsi della sala, dove per altro vige la più stretta osservanza delle norme igieniche e di sicurezza imposte dalla pandemia. Per dirla tutta, non vediamo l'ora. Stando al tam-tam sui social, l'attesa è stata sofferta ed è davvero il momento di ripartire».