Locarnese

Coop Verscio, 'ditte indigene escluse dai lavori'

Il presidente della sezione Plr pedemontana biasima il fatto che non siano state nemmeno contattate le imprese e gli artigiani del posto. Pronta la replica

15 aprile 2021
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Appaltare i lavori in modo da favorire le piccole e medie imprese locali e gli artigiani del posto. A scapito di una concorrenza (sovente estera) accusata di rovinare il mercato e non pagare le imposte in zona. È la filosofia seguita soprattutto nei grandi cantieri pubblici di tutta la Svizzera. Stando al presidente della sezione Plrt delle Terre di Pedemonte, Giacomo Gobbi, non è stato il caso per i recenti lavori di ristrutturazione e ampliamento del nuovo punto vendita Coop di Verscio, riaperto a fine marzo nella frazione pedemontana. Attorno a questo cantiere è nata, in paese, qualche polemica proprio al riguardo dell'assegnazione dei lavori. Se è vero com'è provato dal comunicato stampa della responsabile della comunicazione di Coop che “ai lavori di ristrutturazione hanno preso parte numerose aziende del territorio, dalla Spinelli SA di Massagno alla Lotti Impianti SA di Lumino” e che per la pavimentazione si è fatto capo al granito della Valle Onsernone, a detta della locale sezione del Plr è altrettanto vero che è mancato completamente il coinvolgimento delle aziende della zona. In pratica, sostiene Gobbi, non sono state nemmeno contattate per conoscere l'eventuale disponibilità. Una circostanza che ha originato malumori tra gli interessati per la scarsa considerazione e attenzione da parte dei promotori dei lavori, rileva il presidente sezionale del Plr.
Critiche che sono respinte con decisione dal committente. Il gigante della distribuzione, per il tramite della responsabile della comunicazione, in una stringata risposta precisa che “"per il rinnovo del negozio di Verscio, ha affidato più dell'80% dei lavori a ditte locali; la domanda di costruzione è inoltre stata regolarmente pubblicata all'albo”.