Dalle piste ciclabili ai cambiamenti delle abitudini nel post-Covid: complemento di osservazioni da parte di alcune associazioni
Il PaLoc 4 (Programma d’agglomerato del Locarnese di quarta generazione) “non presenta nulla di nuovo, bensì un elenco di misure non realizzate riprese dai precedenti Programmi di agglomerato. Il rapporto appare poco incisivo e non permetterà di raggiungere una ripartizione modale sostenibile per l’ambiente entro tempi ragionevoli. Un’ulteriore occasione mancata per affrontare e risolvere con chiarezza e coinvolgimento degli attori i problemi di trasporto dell’agglomerato”.
Non risparmiano critiche l'Associazione per un Piano di Magadino a misura d’uomo, l'Associazione Quartiere Rivapiana-Minusio, l'Associazione Traffico Ambiente Ticino, il Comitato iniziativa Nuovo Piano Viario Minusio e Pro Velo Ticino che intervengono nuovamente sul tema con un complemento alle osservazioni inviate il 16 dicembre scorso. Le cinque associazioni ricordano che il PaLoc4 è in dirittura d’arrivo e la Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (Cit) si appresta a scegliere misure e priorità̀ in base al rapporto steso nell’ottobre 2020. “Come già successo nei PaLoc precedenti, come associazioni non siamo state coinvolte in un processo partecipativo e denunciamo l’assenza di un coinvolgimento della popolazione nella fase di allestimento del medesimo programma. Solo a lavori conclusi abbiamo potuto esprimere le nostre osservazioni, durante la consultazione pubblica indetta tra il 16 di novembre e il 16 dicembre scorsi. Nonostante le restrizioni a causa delle norme per il Covid, che rendevano più complesso il processo di consultazione, il tempo a disposizione non è stato prolungato. Tempo che, per l’enorme lavoro di lettura e di commento del rapporto PALoc 4, è risultato molto scarso”.
Per queste ragioni giunge ora il complemento, che affronta diverse questioni: “La formulazione del rapporto è vaga, incapace di dettare una chiara struttura gerarchica nelle norme da eseguire. Gli obiettivi formulati nel documento sono piuttosto delle intenzioni, mancando la specificazione delle condizioni e degli indicatori utilizzati che consentano di valutare oggettivamente il loro raggiungimento. Alla difficoltà di orientamento si aggiunge il cambiamento di denominazione e di sigla delle Misure di PaLoc2 effettuato con PaLoc3”.
E ancora: “Il documento mostra una grave carenza di dati, che sono totalmente assenti oppure non aggiornati. I dati attuali riguardo l’insediamento e lo sviluppo demografico, così come quelli sul traffico individuale motorizzato e il suo aggiornamento, non vengono presentati nel rapporto. Il PaLoc 4 non considera l’attuale situazione Covid e i drastici cambi di mobilità che ne stanno derivando.
In primis l’incremento dell’utilizzo della bicicletta, soprattutto elettrica. Secondariamente, la nuova rete TiLo con i collegamenti diretti verso Lugano, e infine la trasformazione del lavoro in modalità home office. Tre fattori che influenzeranno i comportamenti degli utenti generando bisogni di mobilità diversi dal passato e dal presente, e che devono pertanto essere considerati in maniera prioritaria nel rapporto. Rispetto ai PaLoc precedenti, quello di quarta generazione abbandona alcuni principi importanti, quali i principi di canalizzazione e di pianificazione dell’offerta del traffico e il concetto di percorso ciclabile continuo e sicuro lungo le sponde del Lago Maggiore. Non si vede una vera spinta nella realizzazione di percorsi ciclabili sicuri e di capacità adeguata”.