L'ex diretttore dell'Ente turistico di Locarno e Valli è deceduto alla soglia dei 100 anni. Marco Solari: “Umano e straordinariamente leale”
Ha sfiorato i 100 anni di vita, Luigi Bonalumi. L'ex direttore dell'Ente turistico di Locarno e Valli, classe 1922, è deceduto sabato a Muralto.
Personalità di spicco nell'ambito turistico regionale, Bonalumi viene ricordato da Marco Solari, oggi presidente del Locarno Festival, quale valente collega fra gli anni '70 e '90. «Ho conosciuto sia Luigi, sia suo fratello Giovanni, scrittore e professore. Entrambi erano molto locarnesi, se mi si passa la definizione. Mentre Giovanni era l'intellettuale, Luigi era pragmatico, diplomatico, conciliatore. Giovanni era sovente molto deciso, anche nelle sue opinioni, che erano spesso e volentieri apodittiche. Quanto a Luigi, le cose, per lui, semplicemente non erano mai del tutto nere o completamente bianche».
Solari parla di un amico «profondamente umano e portato a dare gioia a chi gli stava intorno. Fra il 1972 al 1991 ero direttore dell'Ente turistico ticinese quando Lugi dirigeva l'Ente turistico di Locarno e valli. Si trattava di un'epoca in cui il raccordo fra l'Ett e i 15 enti turistici non era sempre facile perchè ognuna delle realtà locali tentava ovviamente di tirare il lenzuolo dalla sua parte. C'erano, a quei tempi, contrasti piuttosto importanti fra Sopra e Sottoceneri. A questo proposito Luigi Bonalumi si è sempre distinto come colui che questi contrasti tentata di superarli. Se devo definirlo, devo parlare di un collega di una lealtà straordinaria. Vista la mia giovane età di allora, avrebbe potuto schiacciarmi. Al contrario, ha sempre dimostrato un atteggiamento quasi paterno, aiutandomi e sostenendomi. Luigi era molto rispettato anche dai colleghi svizzeri, perchè cercava di difendere gli interessi turistici locarnesi, ma mai lo faceva in modo aggressivo».
Infine, un aneddoto: «Luigi era morigerato nel mangiare e nel bere. Ricordo sempre la lezione che mi diede consigliandomi, di mai eccedere nelle occasioni conviviali in cui da direttore dell'Ett potevo essere indotto a bere un bicchiere in più. “Bisogna sempre restare lucidi”, mi disse. Non l'ho mai dimenticato».
Ai figli Silvia, Flavio, Alessandro e Cristina vadano le condoglianze delle nostra redazione.