Locarnese

Al Burio di Gordola: sarà risanamento, ma c'è la spaccatura

Gnesa: “Onore ai vincitori, collaboreremo e vigileremo”. Vignuta: “L'impegno di Municipio e Consiglio comunale è non eccedere dai 16 milioni”

7 marzo 2021
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Via libera al risanamento delle scuole comunali al Burio di Gordola. L'ha deciso la popolazione, chiamata al voto da una doppia domanda di referendum contro altrettanti crediti votati dal Consiglio comunale: i 3,8 milioni di franchi per il risanamento di spogliatoi e palestra e i 195mila franchi per l'aggiornamento del progetto definitivo di risanamento globale del centro scolastico. Nel primo caso, alla domanda se si volesse accettare la risoluzione adottata dal legislativo, hanno prevalso i “sì” per 1'032 a 894, mentre nel secondo, con il quesito posto sempre in termini di accettazione della risoluzione del Consiglio comunale, i voti favorevoli sono stati 1'043 e quelli contrari 885.

Alle urne si sono recate 1'982 persone su 3'194 iscritti in catalogo, ovverosia il 62%. I “sì” si assestano al 53,5% delle schede valide (1'926) per la prima domanda e al 54,1% delle 1'928 per la seconda.

I referendari: “Rammarico, ma era Davide contro Golia”

Al termine di una campagna combattutissima e a tratti decisamente aspra, per il fronte referendario Lega-Udc/Alternativa Gordola, Alessandro Gnesa, esponente della destra gordolese, esprime «certamente rammarico, anche perchè ci siamo arrivati vicini. Preventivamente mi ero immaginato un rapporto 54-46, anche se era difficile stabilire a favore di chi. Va anche detto che abbiamo assistito ad una battaglia fra Davide e Golia, perché l'alleanza fra Plr e Ppd ha un peso che noi e Alternativa Gordola non possiamo avere». Gnesa considera comunque che «visto il risultato alle urne, possiamo dire di essere sulla giusta strada, sia noi, sia Alternativa Gordola, rispetto alla quale vi possono essere ovviamente differenze di vedute, ma con cui in questo caso si è lavorato bene».

Tributando uno sportivo «onore ai vincitori», Gnesa tiene a «ringraziare in primo luogo la popolazione, che è andata a votare in una percentuale importante, e secondariamente tutti quelli che ci hanno sostenuto». Poi chiarisce che «il voto popolare – pur evidenziando nel complesso una spaccatura piuttosto marcata – ha stabilito da che parte bisogna andare, e cioè quella del risanamento del centro scolastico. Da parte nostra ci sarà massima collaborazione, ma ovviamente ci assumeremo il compito di vigilare affinché le promesse fatte dai favorevoli alla ristrutturazione vengano mantenute». Interessante notare come il riferimento non sia in particolare alla questione amianto, di cui tanto si è dibattuto nelle ultime settimane: «Credo – dice Gnesa – che forse se n'è parlato anche troppo, visto che le nostre aziende sono capaci di lavorare. Non è quindi tanto il discorso della messa in sicurezza degli allievi, ciò che mi preoccupa, quanto il tema dei rumori. È vero che gli interventi sono previsti soprattutto nel periodo estivo, ma comunque l'auspicio è che si riesca ad arrecare meno disturbo possibile durante le lezioni, quando scuola e cantiere dovranno convivere». Un ultimo appunto, ma tutt'altro che secondario, riguarda la cifra d'investimento: «Non si è ancora capito quanto bisognerà spendere. L'orbita era quella attorno ai 20 milioni, ma poi si è scesi a 16. Anche questo è un tema da seguire con la massima attenzione».

Il sindaco: “Spaccatura evidente, tener conto di tutte le preoccupazioni”

«Grande soddisfazione per il risultato finale, che ha visto i “sì” prevalere – viene sull'altro fronte espresso dal sindaco Damiano Vignuta, primo rappresentante del Municipio –. Ciò significa che, unitamente al Consiglio comunale, abbiamo ottenuto il via libera al progetto di risanamento. È una strada definitivamente tracciata anche grazie al grande lavoro svolto dal gruppo di sostegno coordinato dall'ex sindaco Armando Züllig e dall'ex vicesindaco Fernando Mozzetti e retto da molte personalità trasversali del contesto politico gordolese». Vignuta nota che «a un certo punto ho temuto che si volesse personalizzare questa votazione; e comunque, come si era già capito nelle scorse settimane, sia la campagna, sia le cifre del voto hanno evidenziato una spaccatura nella popolazione. Sarà quindi molto importante tenere conto con la massima attenzione delle preoccupazioni emerse dal dibattito, e farne tesoro nel prosieguo dell'iter. Mi riferisco in particolare alla questione dei costi, alla convivenza fra cantiere e lezioni scolastiche e al tema dell'amianto». In merito ai costi, il sindaco parla di «16 milioni al netto di sussidi e incentivi. Sedici milioni è il tetto massimo stabilito da Municipio e Consiglio comunale e comprendono anche i 3,8 milioni per risanare spogliatoi e palestra. Il compito di rispettare questo impegno spetta ai progettisti prima e alla politica poi».

Vignuta sostiene infine di aspettarsi «che ci sia massima collaborazione da tutte le parti in causa, così da portare a buon fine questo importante progetto di risanamento».