Locarnese

Centro balneare, ‘l'albergo all'ex gas-ex macello’

La proposta socialista inoltrata dal Municipio di Locarno con le osservazioni alla variante di Pr Riva Lago, in pubblicazione

La sede della Canottieri, dove sorgerebbe la Marina
24 febbraio 2021
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“La soluzione più razionale e pragmatica, in grado di permettere un’offerta ricreativo-turistica di qualità che favorirebbe anche il Centro balneare regionale, che non sottragga terreno prezioso alla comunità e sia sostenibile dal punto di vista della natura, dell’ambiente e del paesaggio, è quella di prevedere i contenuti alberghieri nel posto giusto: ovvero nel comparto ex gas-ex macello. Questa è la giusta strada da percorrere per raggiungere uno sviluppo centripeto di qualità e soprattutto per una Locarno migliore in cui vivere”.

È la posizione del Gruppo Territorio e Ambiente della Sezione di Locarno del Partito socialista, che il 24 febbraio ha inoltrato al Municipio le sue osservazioni riguardanti la variante di Piano regolatore Riva Lago, attualmente in pubblicazione. Variante che come noto prevede anche l’edificazione di un albergo in riva al lago, accanto al Cbr, su terreni cittadini attualmente dedicati allo svago e alla ricreazione.

“Nell‘analisi svolta dal gruppo sono state evidenziate molteplici criticità, alcune della quali già peraltro emerse dall’esame dipartimentale cantonale del 2017, che sottolineava l’assenza di una ‘corretta e completa visione d’insieme’ - ricorda il gruppo socialista –; elemento indispensabile per lo sviluppo centripeto di qualità, come richiesto dalle leggi federali e cantonali in materia di pianificazione del territorio”.

Da una parte, comunque, la sezione socialista “loda la sensibilità dimostrata dal Municipio nell’ambito del mandato di studio in parallelo del comparto ex gas-ex macello, situato ad appena 200 metri dal comparto in questione. Riconoscendo l’innegabile qualità del risultato scaturito dalla virtuosa procedura pianificatoria – sostenuta sia dall’esecutivo che dalla stessa Sinistra – in particolare per i contenuti riguardanti il polo tecnologico formativo, l’eco-sostenibilità, le residenze, gli spazi culturali, il centro giovanile, il nido d’infanzia, la casa anziani, gli spazi educativi e multiuso. Senza dimenticare l’elemento più imponente dell’intero comparto, rappresentato dalla torre, che si situa in una posizione strategica rispetto al tessuto urbano e che ricopre un ruolo fondamentale per i suoi contenuti alberghieri e turistici, reputati imprescindibili per il futuro sviluppo di Locarno”.

Dall’altra, invece, vengono appunto criticati i contenuti alberghieri della variante Riva Lago, “i quali, oltre a pregiudicare la sopracitata torre, andrebbero a sottrarre degli spazi verdi e ricreativi tanto cari alla cittadinanza. Oltre a ciò l’albergo attingerebbe a 5'700 m² di superficie utile lorda attualmente previsti per degli spazi espositivi. Le intenzioni del Municipio sono dunque quelle di privarsi di uno dei terreni più pregiati della Città, cedendolo ad un privato e sottraendolo alla popolazione e alle future generazioni”. L’unico elemento positivo della variante, conclude il Gruppo Ambiente e Territorio, “è rappresentato dalla struttura della Marina, che favorirebbe le attività di svago, sportive e ricreative”.