Niente Carnevale di Locarno a causa della pandemia. Comunque, resiste il risotto e va a Casa Martini e a Casa San Carlo
Niente Stranociada. Il Carnevale di Locarno getta (ovviamente) la spugna e dà appuntamento all'anno prossimo. Lo rileva il comitato organizzatore in una nota in cui viene per altro sottolineato che Re Pardo II “non è certo rimasto a guardare: con il suo seguito ristretto (e nel pieno rispetto delle disposizioni di sicurezza) ha dato una spolverata al suo mitico furgoncino rosso, il manto pardato e la dorata corona, e si è lanciato per le strade di Locarno alla ricerca degli ingredienti per mantenere viva almeno una delle tante tradizioni: il risotto!”.
Il risotto perchè? Viene da chiedersi. Pronta la risposta: “Non potendo sfamare tutti i sudditi affamati, abbiamo deciso di omaggiare due centri che da sempre abbiamo il piacere di visitare e rifornire dell’ottima risottata della nostra cucina reale: il centro di accoglienza Casa Martini a Solduno, e la casa per anziani San Carlo a Locarno. Gli ingredienti per il pranzo carnascialesco sono quindi stati consegnati alle rispettive cucine, che si occuperanno di preparare il tradizionale pasto per i propri utenti e ospiti. Ringraziamo i fornitori che hanno contribuito all’azione, in particolar modo Banfi & Co Sa frutta e verdura, che ci ha omaggiati con gli ingredienti”.