Locarnese

Nuovo complesso alberghiero a Losone, con vista sul golf

Il Patriziato mette a concorso i diritti di superficie (un totale di circa 17mila metri quadrati) per un progetto di lusso in zona Gaggioli

Il campo a 18 buche (Ti-Press)
10 febbraio 2021
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Entra nel vivo, dopo un iter ormai quasi decennale, il progetto per un nuovo complesso alberghiero-residenziale di lusso in zona Gaggioli, a ridosso del campo da golf 18 buche a Losone. Il 29 gennaio scorso è stata pubblicata la documentazione della gara per aggiudicazione di uno o più diritti di superficie su cui edificare la struttura ricettivo-residenziale, denominata “Paradiso“.

«È un progetto di grandi dimensioni che richiederà importanti investimenti – spiega il presidente del Patriziato Carlo Ambrosini –. La procedura per arrivare a questo concorso è stata lunga, con diverse tappe e complessità da risolvere. Ora, però, si può guardare avanti con un certo ottimismo». La questione pianificatoria è da tempo acquisita e chi si aggiudicherà il sedime dovrà presentare un piano di quartiere. Le parcelle interessate, spiega Ambrosini, sono diverse: due, per un totale di circa 11mila metri quadri, sono contigue e si affacciano sul campo a 18 buche (pure di proprietà del Patriziato losonese) e dovranno essere destinate a scopi alberghieri; le altre, per circa settemila metri, potranno ospitare residenze, verosimilmente con gestione turistica (aparthotel). L'altezza degli stabili non dovrà superare i 16 metri e quindi tre piani abitativi.

Inserimento armonioso

Per quanto riguarda la gara di aggiudicazione, entro il 12 marzo ci sarà tempo per inoltrare la richiesta di partecipazione. In maggio ci saranno le visite in loco per gli interessati ed entro il 7 luglio dovranno pervenire le offerte definitive vincolanti. Nel mese di agosto ci sarà una decisione di merito sull’assegnazione del o di diritti di superficie. «Il nostro obiettivo – prosegue l'intervistato – è di ottenere dei progetti pregevoli, che si inseriscano armoniosamente nel quartiere e nel territorio. Ma che presentino anche soluzioni all'avanguardia per il rispetto dell'ambiente. Ovviamente il primo scopo del Patriziato è quello di lanciare segnali positivi all’economia regionale a vocazione turistica; il settore sta stringendo i denti per cercare di superare questo momento particolarmente difficile a causa della pandemia in corso».

Apre ‘River Merisg’

Sempre in quest'ottica, Ambrosini ricorda che al Meriggio, per la stagione 2021 ormai alle porte, verrà inaugurata la nuova infrastruttura. Un'apertura attesa e confermata, nonostante i ritardi causati dalle restrizioni per il Covid-19, che hanno frenato e reso più complicato l’operato degli artigiani coinvolti. La nuova gestione proporrà il progetto “River Merisg” con l’arrivo della bella stagione. «Questi mesi di rallentamento ci hanno permesso di affinare aspetti importanti, seppur non legati al progetto iniziale, quali la posa di un impianto solare e della videosorveglianza, come pure l’adattamento logistico per un’infrastruttura snack bar. Cambiamenti che ci hanno impegnato ulteriormente dal lato finanziario. I costi previsti inizialmente (400-450mila franchi) sono lievitati di 200 mila franchi. Altri interventi nell’area, a soddisfazione dell’intera popolazione che fa capo a questa zona con il marchio “Famiglie benvenute” saranno pianificati per la stagione 2022».

L'area del Meriggio è una delle zone balneabili più gettonate del Locarnese e si trova alla confluenza tra la Maggia e la Melezza. Prati, zone sabbiose, campi per lo sport all'aria aperta, grill, fiume e tanta natura sono i suoi assi nella manica. Ora si aggiunge una nuova struttura moderna, con diversi servizi, che saprà sicuramente ampliare l'offerta per gli utenti.

L'edificio era stato oggetto a suo tempo di un concorso di architettura, con un cambiamento rispetto alla graduatoria stilata a suo tempo dalla giuria. Infatti lo stesso concorso era stato annullato, non senza trascinarsi degli strascichi giuridici. «Per quanto riguarda la sterile polemica riguardo l’annullamento del concorso per la nuova infrastruttura, secondo la quale il Patriziato avrebbe dovuto pagare i premi stabiliti dal bando di concorso, malgrado lo stesso fosse stato annullato, ci permettiamo di puntualizzare che il Giudice di pace del circolo delle isole lo scorso 9 dicembre ha dato totale ragione a noi e al buon senso – conclude il nostro interlocutore –. E questa decisione, che non è stata impugnata nei termini di legge, è ormai cresciuta in giudicato».