L'ex primo cittadino del Cantone dopo la clamorosa esclusione “via posta” dalla lista Ppd per il Municipio di Locarno
«La mia proposta di candidatura è stata vista, sin dall'inizio, soprattutto dai vertici della sezione, come un ostacolo e non come un'opportunità. I miei intendimenti erano ben altri». Il giorno dopo la comunicazione dei risultati delle “primarie” postali che in casa Ppd lo hanno penalizzato ed escluso dalla lista per il Municipio, Claudio Franscella prende posizione.
Alla “Regione” l'ex sindaco di Lavertezzo, vicesindaco di Muralto e primo cittadino del Cantone nota che «consideravo il mettermi a disposizione della sezione un'opportunità per rafforzare la lista nell'ottica del mantenimento del secondo seggio. Il che è quanto preme di più a tutti, quando sappiamo che questo secondo seggio – con l'uscita dalla scena comunale del vicesindaco Paolo Caroni – potrebbe risultare a rischio. Le mie intenzioni erano quindi unicamente quelle».
Probabilmente, constata Franscella, «internamente il messaggio che è passato è stato un altro e purtroppo – vuoi a causa della situazione sanitaria, vuoi per il poco tempo a disposizione, vuoi per la particolare procedura seguita - non ho avuto l'opportunità di incontrare gli aderenti e non è stata nemmeno organizzata un'assemblea virtuale. Tutto ciò mi ha di fatto impedito di spiegare al meglio a tutti le mie intenzioni». Rimane, ovviamente, il dispiacere, «perché chi mi conosce sa che mi sono sempre messo in gioco, con la voglia di dare una mano, di costruire, di dare il mio contributo pubblico, legato anche ad una lunga esperienza politica a vari livelli. Un'esperienza che anche in questo caso avrei voluto mettere al servizio dei cittadini di Locarno».
Insomma, è l'amara conclusione, «con rincrescimento constato che non mi si è voluta dare la possibilità di farmi giudicare dal popolo, quando oltretutto c'era la possibilità di occupare un posto vacante dopo la rinuncia di Barbara Angelini-Piva».