Locarnese

Ponte Brolla, ‘sarà l'ultimo credito per lo stand’

La Gestione di Locarno favorevole ma alquanto critica sul messaggio con la richiesta di 400mila franchi per interventi di risanamento della struttura

((Qualche anno ancora, poi, chissà...))
2 dicembre 2020
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Luce verde (ma poco ci manca che si trasformi in rosso, ndr), dalla Commissione della Gestione di Locarno al riguardo della richiesta di un credito di 400mila franchi per gli studi, la sostituzione degli impianti elettronici a 300 m e la posa del sistema di paracolpi artificiale al poligono di tiro di Ponte Brolla. Spesso bersaglio di critiche – soprattutto da parte degli esercenti della zona di Ponte Brolla – la struttura in questione, ubicata in una zona particolarmente pregiata dal punto di visto abitativo e turistico, non fa l'unanimità di vedute nemmeno in seno alla commissione. I consiglieri comunali Fabrizio Sirica e Pier Mellini erano infatti pronti a firmare un rapporto contro il presente messaggio. Preavviso negativo era stato formulato anche da Renato Canziani, che fa parte dell’Unione Tiratori di Locarno, municipale di Muralto.

Problemi d' inquinamento fonico irrisolvibili

Questi a suo tempo ha esposto una serie di problematiche che devono essere risolte per poter permettere l’uso del poligono già dall’anno prossimo. La criticità maggiore risulta essere, al momento, quella della raccolta del piombo e degli altri metalli che non possono più essere dispersi nel terreno dopo l'attività di tiro. Inoltre le componenti elettroniche dei bersagli a 300 metri non sono più ben funzionanti. La Gestione ha dunque sentito il parere dell'allora capo dicastero Niccolò Salvioni, col quale si sono approfondite le strategie e gli scenari sul medio/lungo termine. La stessa commissione ha pure approfondito la problematica dell’inquinamento fonico, constatando come – grazie alle modifiche di calendario – ci siano stati miglioramenti nella convivenza tra cittadini, esercenti e stand. Tuttavia, nonostante questi sforzi, le emissioni sonore non rientrano ancora nei parametri legali a causa della conformazione geografica del luogo che accoglie l'immobile.

Entro il 2024 o si rientra nei parametri dell'Ordinanza, o si chiude baracca

Considerando che entro il 2024 dovranno perentoriamente essere rispettati tali criteri legali, il problema risulta pressoché insormontabile. L'assenza di soluzioni alternative nel corto termine rende perciò necessario l'investimento economico suggerito dal Municipio. Una spesa rilevante, ma bisogna considerare le partecipazioni di Muralto e Terre di Pedemonte che sono convenzionati e che hanno già dato la loro accettazione alla partecipazione dei costi secondo la chiave di riparto. Ciò che rende la “pillola meno amara”. Pure il Cantone parteciperà alla copertura dei costi con la percentuale del 25% sull’importo totale. In attesa che, con lo stesso Cantone, si riesca a trovare una soluzione definitiva (nuovo poligono regionale) la Gestione preavvisa favorevolmente, “obtorto collo”, il credito. Lo stesso – si legge – “sarà l’ultimo stanziato senza uno sguardo sul lungo termine. In altre parole, difficilmente verrà approvato un nuovo investimento riguardante le emissioni foniche (da risanare entro il 2024) senza un deciso avanzamento di un progetto che veda la dismissione, perlomeno parziale, dello stand in oggetto”.