All'iniziativa per gli escursionisti hanno aderito 16 strutture: capanne, rifugi e un agriturismo
Ventiquattro tende, ciascuna equipaggiata con due materassini. A gestirle 16 strutture ricettive lungo la Via Alta della Vallemaggia. L'offerta è disponibile sino a metà ottobre circa (meteo permettendo) e verrà ripetuta nel 2021.
Inserita nel “Piano di rilancio a partire dall’estate 2020” promosso dalla Fondazione Vallemaggia territorio vivo e coerente con il concetto di qualità sviluppato nel contesto della Via Alta, la proposta è nata in segno di ringraziamento ai proprietari e ai gestori delle capanne che, malgrado l’incertezza generata dalla crisi sanitaria legata al Covid-19 e alle limitazioni del numero di posti letto nei dormitori, con impegno hanno garantito l’apertura. Queste strutture costituiscono un fondamentale presidio per la sicurezza degli escursionisti, essendo distribuite lungo la rete sentieristica che anche quest’anno, superate le difficoltà della scorsa primavera, è stata oggetto di una manutenzione regolare da parte dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli, in collaborazione con Comuni, Patriziati, Sezione forestale cantonale, Associazioni alpinistiche e volontari.
Le 24 tende (fornite tramite un partenariato da The North Face) sono montate in luoghi differenti. L'elenco delle strutture ricettive che hanno aderito all'iniziativa è lungo e comprende le capanne lo Stallone, Alpe Nimi, Tomeo (3 tende), Poncione di Braga, Cristallina, Basodino, Pian di Crest (2 tende), Grossalp (2 tende), Barone, Alzasca e Alp da Canaa (2 tende); l'agriturismo Munt la Reita (3 tende); e i rifugi alpe Masnée, alpe Spluga e Ribia (2 tende). Il costo di “una notte in tenda per due” è pari a quello abitualmente applicato dai rifugi alpini di riferimento. Basta portare con sé il proprio sacco a pelo e prenotare presso le capanne di riferimento.