Da ieri non c'è traccia del pilota ticinese lanciatosi con la sua vela giallo-rossa da Cimetta.
Si sono interrotte all'imbrunire le ricerche del parapendista 35enne ticinese, scomparso ieri sulle cime della Val Bognanco, in Ossola, poco distante dal confine tra Italia e Vallese. L'uomo, un pilota esperto, si era lanciato ieri con la sua vela giallo-rossa da Cimetta. Un volo di decine di chilometri, che dalla montagna di Locarno lo ha portato ad attraversare la Vallemaggia e l'Onsernone; dal Pizzo Ruscada ha quindi proseguito verso Crevoladossola e, in linea retta, sulla Val Bognanco. A poche centinaia di metri dal confine italo-elvetico il segnale emesso dal suo apparecchio elettronico si è spento. Un suo amico, impegnato con lui nel volo di cross, ha allertato i Carabinieri e già ieri sono scattate le prime ricerche, proseguite nel corso della notte.
Le ricerche - proseguite oggi - hanno impegnato una trentina di uomini della Decima delegazione Val d'Ossola del soccorso alpino, della Guardia di finanza di Domodossola e dei vigli del fuoco ossolani, con l'ausilio di quattro elicotteri, uno dei quali messo a disposizione da un civile per portare in altura i soccorritori. Sino a mezzogiorno alle ricerche ha preso parte anche un velivolo della Rega.
Il punto in cui sparisce il segnale dello strumento di tracciamento che il pilota ticinese aveva con se è l'alta Val Bognanco, nella zona della Cima d'Azoglio, a due mila metri di altitudine. Non si esclude che possa aver volato verso Gondo, nel Vallese. Nel corso delle ricerche dagli elicotteri sono state notate numerose vele, come ha detto a “La Regione” Matteo Gasperini, responsabile del soccorso alpino ossolano, ma non quella giallo rossa del parapendista ticinese. I soccorritori stanno cercando di localizzare il punto in cui si ritiene possa essere caduto il 35enne attraverso l'ultima cella telefonica catturata dal cellulare del giovane ticinese. Tra le ipotesi anche un cambiamento di rotta, dopo l'arresto dell'apparecchio che emette il segnale elettronico, per dirigersi nuovamente verso il Ticino e rientrare nel Locarnese. Stando ad alcune testimonianze raccolte dai soccorritori, infatti, una vela rossa è stata avvistata sabato pomeriggio mentre sorvolava la zona di Baceno e, poco dopo, vicino al Tignolino. Un’ipotesi che trova conferma da quanto emerso in tarda serata, ovvero che l'ultimo segnale sarebbe stato captato dall'antenna di Someo: le ricerche si sono dunque estese al Ticino.
All'imbrunire sono state sospese da parte di una trentina di uomini del soccorso alpino civile, dei militari del Sagf (soccorso alpino della Guardia di finanza) e vigili del fuoco di Domodossola. Ancora Gasparini: «La Rega proseguirà anche stanotte con i sorvoli, concentrandosi nella zona dell'alpe, utilizzando un elicottero appositamente attrezzato inviato da Berna, per la ricerca di smartphone anche se spenti, purché con batteria carica».