Una presa di posizione interpartitica conferma e ribadisce il sostegno al Municipio e al suo operato per quanto concerne lo sviluppo del comparto
La direzione del progetto ex Caserma quale polo culturale comunale e regionale è quella giusta. È quanto esprime, in grandi linee, la presa di posizione interpartitica (sottoscritta dai capigruppo Plr, Ppd e Generazione giovani, Udc e Lista di sinistra) in merito all'idea del Comune di Losone e del Consiglio d'amministrazione dell'Accademia Dimitri di realizzare un polo artistico e culturale alla ex Caserma.
Unità d'intenti, lo ricordiamo, resa pubblica tramite comunicato stampa condiviso la settimana scorsa (3 luglio). Uno scenario di sviluppo, si legge nella presa di posizione, che "va nella direzione da sempre sostenuta dal Comune e rispecchia appieno quanto auspicato dal Consiglio comunale fin da quando nel 2016 ha dato il suo consenso unanime al credito per l'acquisto del sedime"; una volontà confermata dalla maggioranza del legislativo con l'approvazione della variante di Piano regolatore che ne stabilisce la destinazione a luogo di cultura, sport e tempo libero (dicembre 2019). I capigruppo ribadiscono quindi il sostegno al Municipio e al suo operato.
Un'occasione importante e per il Comune e per l'intera regione che, tuttavia, è messa a repentaglio dal ricorso inoltrato da un confinante del sedime, che blocca ogni sua possibile evoluzione. "Un'opportunità che corre il rischio di svanire a causa di un ostruzionismo che ha altre radici e si presenta sistematicamente ogni qualvolta si torna a parlare del comparto e della sua pianificazione".
Riferendosi a recenti prese di posizione che mettono in cattiva luce sia l'operato del Municipio, sia quello del legislativo; il testo accenna a dinamiche e polemiche infruttuose che rallentano fortemente gli sviluppi. E aggiungono: "Andando avanti di questo passo non solo si paralizza lo sviluppo del futuro dell'ex Caserma, ma si rischia addirittura di comprometterlo". L'auspicio degli autori è che si riesca a uscire dalla dinamica tossica, scindendo la questione privata da quella pubblica, cosicché si lasci libero corso alla crescita "di un comparto riconosciuto da tutti come strategico per il Comune di Losone".
In attesa che la questione venga sbrogliata e arrivi quindi la decisione definitiva, l'esecutivo ha deciso di aprire gli spazi per un uso temporaneo, collaborando con gli enti interessati. Finora queste occupazioni puntuali, si legge, hanno avuto il pregio di portare nuova vita alla ex Caserma e, soprattutto, hanno "innescato positive dinamiche e creato interesse e sinergie al di fuori dei confini comunali". Una decisione vista di buon grado dal gruppo interpartitico, poiché, a loro modo di vedere meglio un uso parziale (che aiuta anche a coprire i costi e ad avere introiti) piuttosto che trasformare "l'ex Caserma in un gigante dormiente (…). Una soluzione decisamente poco interessante, poco costruttiva e poco lungimirante".
Soluzione benvista, si scriveva, anche se ogni decisione relativa al comparto è oggetto d'incomprensioni e soprattutto presupposto per polemiche; onde evitare ciò, nella presa di posizione si chiede all'esecutivo di "voler informare in modo più preciso e tempestivo il Consiglio comunale, o i capigruppo".