Locarnese

Solduno, la Fondazione Marguerite Arp apre la nuova stagione

Lo spazio espositivo ha aperto con la mostra 'Public Arp. Jean Arp. Arte e architettura in dialogo', visitabile fino all'8 novembre 2020

Al via le esposizioni (foto d'archivio Ti-Press)
28 maggio 2020
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"Public Arp. Jean Arp. Arte e architettura in dialogo" è il titolo della mostra con cui ha aperto la stagione lo spazio espositivo della Fondazione Marguerite Arp lo scorso 21 maggio.

A Jean/Hans Arp (1886–1966) sono state dedicate numerose mostre sia di taglio antologico, sia su determinati aspetti del suo percorso creativo. Ciononostante, alcuni risvolti del suo lavoro, come le opere create in relazione a progetti architettonici, sono stati trascurati.

Per la prima volta, a questo tema è stata dedicata una mostra, presentata nel 2019 al Kunstmuseum di Appenzello (a cura di Simona Martinoli e Roland Scotti) e ora, in versione ridotta, alla Fondazione Marguerite Arp. 

Dopo il 1945, artista ormai affermato, Arp riceve diversi incarichi per la realizzazione di opere da collocare in edifici pubblici, fornendo così un importante contributo alla “sintesi delle arti” promossa dai protagonisti dell’architettura moderna di quegli anni. 

L’esposizione è incentrata su sette importanti progetti di respiro internazionale, illustrati attraverso schizzi, disegni, modelli, fotografie storiche e contemporanee, ma anche opere a sé stanti realizzate da Arp in relazione ai lavori eseguiti in edifici pubblici. Tra i suoi lavori principali si annoverano i rilievi murali per la sede dell’Unesco a Parigi (progettata dagli architetti Marcel Breuer, Pier Luigi Nervi e Bernhard Zehrfuss, 1952-1958) e per la Ciudad Universitaria di Caracas (architetto Carlos Raul Villanueva, 1944-1970), ma anche arredi liturgici in edifici ecclesiastici ideati dagli architetti basilesi Hermann e Hans Peter Baur. 

Le opere in mostra appartengono alla collezione della Fondazione Marguerite Arp; la documentazione è conservata negli archivi e nella biblioteca della Fondazione. La mostra è visitabile fino all'8 novembre 2020, ogni domenica dalle 14 alle 18 e lunedì 1° giugno (Pentecoste) dalle 14 alle 18.