Locarnese

Licenziamenti in Città: 'non si torna indietro!'

Il Municipio di Locarno, rispondendo a un'interpellanza, conferma la propria posizione in merito ai due operai sollevati dal loro incarico

30 marzo 2020
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Il Municipio di Locarno non intende tornare sui suoi passi in merito ai licenziamenti di due operai comunali. Lo si viene a sapere dalla risposta che l’esecutivo ha dato all’interpellanza (trasformata in interrogazione) di Fabrizio Sirica e cofirmatari (Ps e un Ppd). In merito al primo caso, sfociato nel parziale accoglimento di un ricorso dell’operaio al Tram, la Città chiarisce di non aver adito il Tribunale federale. Alla richiesta se sia sua intenzione scusarsi pubblicamente “per il proprio errore”, l’esecutivo risponde picche, notando che “dall’inizio della procedura fino al momento della liberazione dall’obbligo di servizio (con godimento di 7 mesi di stipendio completo senza prestare servizio) sono stati registrati ulteriori 100 giorni di assenza, che vanno ad aggiungersi ai 344 giorni di assenza accumulati nei 5 anni precedenti la procedura”. Ne erano derivati problemi nella gestione dei turni e difficoltà per i colleghi, che non erano più sostenibili. Per quanto riguarda il secondo caso, la decisione municipale era pure stata motivata dalle reiterate assenze dell’operaio, giustificate con “svariati certificati medici trasmessi al datore di lavoro dal 2014” e che “attestavano varie tipologie di assenza, legate a varie fattispecie, attestando come il collaboratore da tempo non riusciva ad ottemperare a quanto gli si chiedeva nella sua funzione, dimostrando di non essere in grado di svolgere, in modo continuativo, adeguato e conforme al mansionario che lo concerneva, le attività di muratore”.