Il Comune studia un supporto alle famiglie con figli fino a 15 anni per consentire loro di meglio gestire gli orari pre e post scolastici
Un nuovo servizio di accoglienza in aiuto alle famiglie che lavorano e che hanno i figli in età prescolastica, alle scuole d’infanzia, alle elementari o alle medie. Lo sta predisponendo il Municipio di Brissago che, nelle scorse settimane, ha inviato a mamme e papà residenti in Comune con figli dai 0 ai 15 anni - come pure a tutti i genitori professionalmente attivi nei 4 istituti socio assistenziali presenti nel borgo di confine - un apposito questionario. Esso contiene tutta una serie di domande relative alla situazione famigliare, agli orari di lavoro, ai bisogni di aiuto, al tempo libero e alla conoscenza delle prestazioni sociali messe a disposizione dall’ente pubblico. I primi risultati al riguardo, come ci ha confermato il sindaco Roberto Ponti, sono più che incoraggianti. «In effetti da parte di mamme e papà c’è vivo interesse per la creazione di una struttura di sostegno durante la settimana lavorativa. Non tutti i questionari sono già rientrati, ma per ora possiamo affermare che le indicazioni sono molto positive. Abbiamo così preso contatto con la responsabile della Fondazione Zerosedici di Minusio che da oltre un ventennio si occupa di fornire sostegno ai genitori che lavorano attraverso servizi educativi, di mensa e di interazione sociale. Oltre a offrire prestazioni tramite gli asili nido, essa mette a disposizione degli spazi d’accoglienza per l’infanzia in varie forme. Con lei abbiamo deciso di allargare l’inchiesta anche a coloro che sono alle dipendenze dell’Istituto Miralago, della Casa Anziani San Giorgio, dell’istituto la Motta e della Clinica Hildebrand. Strutture che, lo ricordo, garantiscono diverse centinaia di posti di lavoro in paese».
Una volta completata la raccolta dei questionari, cosa succederà? «Abbiamo già sin d’ora un buon motivo per proseguire col progetto, un chiaro modo per venire incontro a tutte quelle famiglie che osservano orari di lavoro non compatibili con l’orario di apertura e chiusura dell’attività scolastica - prosegue Ponti - Dovremo in seguito sederci al tavolo con la Fondazione Zerosedici, che ci ha accordato la sua piena disponibilità a collaborare, per vedere di trovare gli spazi d’accoglienza idonei nei quali i bambini possono trascorrere il tempo, pre e post scolastico, in un ambiente accogliente e protetto.
Dal punto di vista finanziario, l’operazione presenta innumerevoli vantaggi. Infatti il Comune può beneficiare di ingenti sussidi a tale scopo». Essi permettono di coprire una gran parte della spesa. Il rimanente sarebbe ovviamente a carico dell’Amministrazione brissaghese, che può comunque assicurare alle famiglie con figli la permanenza in paese e, chissà, magari anche l’arrivo di nuove coppie con bambini. «Come amministrazione municipale, intendiamo investire in questo ambito: crediamo infatti che sia giusto andare incontro alle esigenze di molti genitori, aiutandoli a meglio conciliare i tempi lavorativi con quelli della vita familiare. E’ una preziosa opportunità per quelle coppie che affrontano una complessa quotidianità fatta magari anche di orari e turni irregolari di difficile gestione che intendiamo approfondire e concretizzare».