Locarnese

Locarno, stop ai cantieri per frenare i contagi Covid

In osservanza delle disposizioni cantonali e federali, la Città ha emanato un'ordinanza valida da domani fino a nuovo avviso

La Carità dall'alto (foto Ti-Press)
22 marzo 2020
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Locarno: da domani stop ai cantieri anche sul comprensorio

A causa dell’emergenza provocata dall’epidemia di Covid-19, la Città di Locarno si allinea alle disposizioni date a livello federale e cantonale di sabato scorso e, per mezzo di un’ordinanza, dispone lo stop ai lavori d'edilizia pubblica e privata e di tutte le attività artigianali legate all’edilizia, così come quelle del settore forestale, con limitazione alle urgenze di tutte le altre attività (oltre a quelle eccezioni autorizzate dal Governo cantonale). Si legge ancora che ai committenti dei lavori non è concesso applicare delle penali per la chiusura dei cantieri, perché attuata per motivi di forza maggiore e salute pubblica. Al contempo, si legge, “le ditte implicate non sono autorizzate a formulare alcuna rivendicazione o pretesa in relazione al presente provvedimento”.

L’ordinanza entrerà in vigore domani, lunedì 23 marzo, e fino a nuovo avviso e varrà per il territorio di Locarno e tutto il suo comprensorio. La Città fa sapere che il provvedimento fa appello altresì alla clausola generale di polizia.

La misura è stata decisa vista la preoccupante evoluzione dell’epidemia di coronavirus e le raccomandazioni più volte evocate da responsabili sanitari e rappresentanti sindacali. Lo stop è volto a frenare la propagazione dei contagi, salvaguardando la popolazione locarnese (buona parte rientra nella fascia fragile degli over 65 e quindi soggetta a rischio) e la sanità pubblica. Un’azione che se presa alla lettera e seguita ligiamente eviterà il blocco totale di tutte le attività, anche quelle della sfera individuale.

L’applicazione dell’ordinanza è affidata alla polizia comunale cittadina, con eventuale supporto della Cantonale. Qualora il provvedimento venisse trasgredito, ci saranno sanzioni con una contravvenzione fino a un massimo di diecimila franchi.